La città di Bologna ha reso omaggio a Stefano Benni, noto scrittore e poeta, scomparso recentemente all’età di 78 anni. Nella mattinata del 13 settembre 2025, il cortile dell’Archiginnasio ha ospitato la camera ardente, dove il figlio Niclas ha invitato i presenti a “leggere un suo libro” come modo per ricordarlo. L’evento ha visto una partecipazione massiccia, con molte persone in fila sotto il portico di piazza Galvani, pronte a rendere omaggio a un autore che ha segnato la letteratura italiana.
Applausi e partecipazione
Il lungo applauso che ha accompagnato la chiusura della cerimonia ha testimoniato l’affetto e la stima che Bologna nutre per Benni. Tra i partecipanti si sono distinti artisti e amici di lunga data, tra cui Daniel Pennac, David Riondino, Alessandro Bergonzoni, Carlo Feltrinelli, Alessandro Baricco, Angela Finocchiaro e Umberto Petrini. Presenti anche il sindaco Matteo Lepore e l’assessora regionale Isabella Conti, a testimonianza dell’importanza di Benni non solo nel panorama letterario, ma anche nella vita culturale della città.
Emozioni e ricordi
Niclas Benni ha condiviso la sua emozione, sottolineando come la risposta della comunità abbia reso più sopportabile il dolore per la perdita. Ha descritto l’affetto ricevuto come una “marea” che ha permesso alla famiglia di affrontare il momento con una certa serenità. “Questa partecipazione è stata davvero intergenerazionale”, ha dichiarato, evidenziando come il padre non ambisse a essere un “best seller”, ma piuttosto un “long seller”. La memoria collettiva che si è creata attorno a lui ha permesso al figlio di rivedere la figura paterna in una luce più complessa e autentica.
L’eredità di Benni
Il sindaco Lepore ha sottolineato l’importanza dell’eredità di Benni, invitando la città a riflettere sulle sue critiche costruttive. “Stefano voleva una Bologna più viva”, ha affermato, esortando a lavorare su temi come l’assistenza e l’emergenza abitativa. Ha esortato tutti a continuare a leggere le opere di Benni, sottolineando la generosità e l’amore che lo scrittore ha sempre dimostrato verso la sua città.
Tributi e letture
Durante la cerimonia, l’attore Alessandro Bergonzoni ha ricordato Benni con parole poetiche, descrivendolo come “santo protettore di ogni riga scritta”. Ha messo in evidenza come lo scrittore fosse sempre impegnato a osservare il mondo con uno sguardo critico e attento. Bergonzoni ha concluso il suo tributo con un’immagine evocativa: “Ogni libro che si apre, ogni pagina che si gira ti guarda, Stefano“. Il chiostro del Teatro Arena del Sole ha ospitato letture ad alta voce delle opere di Benni, creando un’atmosfera unica in cui le sue parole sembravano rivivere tra le colonne storiche.
Una celebrazione della vita
L’evento ha rappresentato non solo un addio, ma una vera e propria celebrazione della vita e del lavoro di Stefano Benni. Bologna lo ha salutato come un amico, un maestro, un compagno di viaggio. Mentre il sole filtrava tra le arcate, un sussurro ha attraversato l’aria: “Ci vediamo al Bar Sport, Lupo“.