Bocciatura alle medie per assenze annullata dal Tar: necessarie motivazioni valide per non ammettere

Veronica Robinson

Settembre 14, 2025

Una studentessa dell’Istituto Comprensivo San Giuseppe di Copertino, situato a Lecce, ha affrontato una situazione complessa a causa di oltre novanta giorni di assenza dalla scuola. La ragazzina, che frequenta la seconda media, ha accumulato un numero significativo di giorni di assenza, tra uscite anticipate e rientri posticipati, che hanno portato i suoi docenti a considerare la bocciatura come inevitabile. Secondo il corpo docente, non c’era sufficiente materiale per effettuare una valutazione completa della studentessa, giustificando così la decisione di non concederle la promozione.

Valutazioni limitate e reazione dei genitori

Gli insegnanti hanno sottolineato che le valutazioni disponibili erano limitate e non rappresentative del rendimento complessivo della ragazza. “Le pochissime valutazioni presenti corrispondono a parziali e limitatissimi momenti in cui è stato possibile valutarla”, hanno dichiarato. Tuttavia, la posizione dei docenti non ha convinto i genitori della studentessa, che hanno ritenuto ingiusta la decisione e hanno deciso di impugnare il provvedimento presso il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar).

Sentenza del Tar e implicazioni

Dopo un’attenta valutazione del caso, il Tar ha accolto il ricorso dei genitori, stabilendo che la bocciatura non fosse giustificata dalle circostanze. La sentenza ha messo in evidenza l’importanza di considerare le specifiche situazioni degli studenti e di garantire un’adeguata valutazione, anche in presenza di assenze prolungate. La decisione del Tar rappresenta un precedente significativo, sottolineando come le istituzioni scolastiche debbano bilanciare rigorosità e comprensione nei confronti delle difficoltà individuali degli alunni.

Riflessioni sulle politiche scolastiche

Questo episodio solleva interrogativi su come le scuole gestiscano le assenze e le valutazioni, evidenziando la necessità di strategie più flessibili e inclusive. La vicenda della studentessa di Copertino potrebbe servire da spunto per un riesame delle politiche scolastiche riguardanti le assenze e le valutazioni, al fine di garantire a tutti gli studenti un’opportunità equa di successo educativo.

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