Kim Yo Jong avverte: le esercitazioni militari di Usa, Corea del Sud e Giappone potrebbero portare a ripercussioni negative

Veronica Robinson

Settembre 14, 2025

Kim Yo Jong, sorella del leader nordcoreano Kim Jong Un, ha lanciato un monito riguardo alle imminenti esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone, definendole potenzialmente dannose per i tre Paesi coinvolti. L’allerta è stata espressa in un contesto di crescente tensione nella regione, in particolare in relazione alle attività militari della Corea del Nord.

Esercitazioni di difesa annuali

Le forze armate sudcoreane hanno comunicato che le esercitazioni di difesa annuali, denominate “Freedom Edge“, si svolgeranno a partire dal 15 settembre 2025. Queste manovre mirano a rafforzare le capacità dei tre Paesi nel contrastare le minacce nucleari e missilistiche provenienti dalla Corea del Nord. La scelta di questa data e il nome dell’esercitazione evidenziano l’intento di creare una risposta coordinata e robusta alle provocazioni nordcoreane.

Dichiarazioni di Kim Yo Jong

Kim Yo Jong ha commentato che la “sconsiderata dimostrazione di potere” da parte di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud, specialmente nelle vicinanze della Repubblica Popolare Democratica di Corea, avrà sicuramente “conseguenze negative” per i Paesi che partecipano a queste esercitazioni. Questa dichiarazione riflette l’approccio assertivo della Corea del Nord nei confronti delle operazioni militari dei suoi vicini e alleati, suggerendo che tali attività potrebbero intensificare ulteriormente le tensioni regionali.

Contromisure della Corea del Nord

In aggiunta, un alto funzionario del governo nordcoreano ha avvertito che se le “forze ostili” continueranno a vantarsi della loro potenza attraverso queste esercitazioni, la Corea del Nord si vedrà costretta ad adottare contromisurepiù specializzate e più forti“. Questa affermazione sottolinea la volontà della Corea del Nord di rispondere in modo deciso alle percepite minacce alla sua sicurezza.

Posizione di Seul e Washington

Nonostante le preoccupazioni espresse da Pyongyang, sia Seul che Washington hanno ribadito che le loro esercitazioni sono di natura esclusivamente difensiva. Le autorità di questi Paesi sostengono che tali manovre non sono un atto di aggressione, ma piuttosto una necessità per garantire la stabilità e la sicurezza nella regione, in un contesto di crescente provocazione da parte della Corea del Nord.

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