L’arrivo dei droni russi spinge la Nato a far decollare i jet, Romania in allerta per uno sconfinamento

Veronica Robinson

Settembre 14, 2025

La situazione in Ucraina continua a evolversi, con eventi significativi che si stanno verificando in diverse nazioni limitrofe. Il 13 settembre 2025, è stata avviata l’operazione Sentinella dell’Est, con la NATO che ribadisce l’inviolabilità dei propri confini. In Romania, le sirene antiaeree hanno suonato in risposta a una violazione dello spazio aereo da parte di un drone russo. Nel frattempo, l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso il suo disappunto nei confronti di Turchia, Ungheria e Slovacchia, mentre la Russia ha dichiarato all’ONU che non è possibile che i suoi droni abbiano sconfinato.

Operazione sentinella dell’est: la NATO in allerta

Con l’attacco dei droni russi in Ucraina, la NATO ha attivato un nuovo livello di allerta, specialmente in Polonia e Romania. Il comando operativo delle forze armate polacche ha segnalato la presenza di un drone che ha sconfinato nel loro spazio aereo, costringendo i caccia ad intervenire. Il velivolo è stato monitorato fino a quando non è scomparso dai radar, aumentando la tensione nella regione. La risposta della NATO è stata immediata, con aerei polacchi e alleati che hanno iniziato operazioni di sorveglianza e ricognizione.

Il premier polacco Donald Tusk ha rassicurato la popolazione, dichiarando che la minaccia era stata scongiurata e che l’operazione era di natura preventiva. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di rimanere vigili, esprimendo gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato all’operazione. Questo episodio ha evidenziato la crescente preoccupazione per la sicurezza ai confini occidentali, con la NATO che si prepara a rispondere a eventuali ulteriori aggressioni.

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha descritto l’incursione dei droni russi come un “sviluppo sfortunato e pericoloso”, ponendo interrogativi sulla possibilità che tali attacchi siano stati mirati specificamente alla Polonia. Le esercitazioni militari congiunte tra Russia e Bielorussia, note come Zapad 2025, stanno aumentando le preoccupazioni per la stabilità della regione.

Incursione di droni russi in Romania

Il 13 settembre, il ministero della Difesa rumeno ha confermato che un drone russo ha violato il suo spazio aereo durante un attacco alle infrastrutture ucraine. I jet rumeni hanno monitorato il drone fino a quando non è scomparso dai radar, vicino al villaggio di Chilia Veche. Nonostante la violazione, il ministero ha specificato che il drone non ha sorvolato aree popolate e non ha rappresentato una minaccia immediata per la sicurezza dei cittadini.

Le autorità rumene hanno predisposto mezzi per la ricerca di eventuali detriti del velivolo, evidenziando la preparazione del Paese per affrontare simili situazioni. Questa violazione ha sollevato interrogativi sulle capacità di difesa della Romania e sulla necessità di una maggiore cooperazione con gli alleati NATO per garantire la sicurezza della regione.

Reazioni internazionali all’incursione dei droni russi

Dopo l’incursione dei droni, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che tale sviluppo è inaccettabile. Ha sottolineato che se le prove dimostrano che i droni erano stati indirizzati verso la Polonia, la situazione potrebbe diventare molto critica. La reazione della comunità internazionale è stata rapida, con richieste di misure più severe contro la Russia.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha descritto l’incursione come un avvertimento per tutta l’Europa, esortando i partner a non cercare scuse per non imporre sanzioni alla Russia. Ha sottolineato che la guerra di Putin non è solo una questione ucraina, ma una minaccia per tutta l’Europa. Zelensky ha chiesto un’azione collettiva per fermare l’aggressione russa e garantire la pace.

Attività militari e operazioni aeree in Polonia

Il comando operativo polacco ha comunicato che l’operazione aerea preventiva, attivata in risposta alla minaccia di attacchi con droni, è stata completata e i sistemi di difesa sono tornati alla normalità. L’allerta è durata circa due ore, durante le quali i sistemi di ricognizione terrestre hanno operato al massimo livello di allerta.

Nel contesto di crescente tensione, le autorità rumene hanno emesso un avviso per il rischio di caduta di oggetti dal cielo nella contea di Tulcea, vicino a Odessa. Due aerei F16 sono stati fatti decollare per monitorare la situazione, evidenziando la prontezza delle forze aeree rumene nel garantire la sicurezza del proprio spazio aereo.

Incendi e attacchi in Russia

Il governatore della regione russa del Bashkortostan ha riportato un incendio in un impianto petrolifero, causato da un attacco con droni. Secondo le informazioni, un drone è stato abbattuto sopra il sito di produzione, provocando un incendio che è stato poi domato. Questo evento ha sollevato preoccupazioni sulle capacità di difesa russa contro attacchi simili.

Numerosi video diffusi sui social media mostrano il momento dell’impatto, evidenziando la vulnerabilità delle strutture russe agli attacchi aerei. La situazione in Russia potrebbe influenzare ulteriormente le dinamiche del conflitto in corso.

Consegna di armi francesi in Polonia

Con l’attivazione dell’operazione Sentinella dell’Est, la Polonia ha ricevuto una consegna di armi francesi, segnalando un rafforzamento delle capacità militari nella regione. Questo passo è parte di una strategia più ampia della NATO per garantire la sicurezza dei suoi membri, in particolare in un periodo di crescente tensione con la Russia.

Commenti di Trump sulle sanzioni alla Russia

In una lettera pubblicata sulla sua piattaforma, Donald Trump ha dichiarato di essere pronto a imporre sanzioni severe alla Russia solo quando tutti i paesi NATO smetteranno di acquistare petrolio russo. Ha criticato la posizione attuale della NATO, sostenendo che l’acquisto di petrolio russo indebolisce la posizione negoziale dell’alleanza.

Trump ha invitato i paesi NATO a unire le forze per fermare la guerra in Ucraina, sottolineando che la pace può essere raggiunta solo attraverso un’azione collettiva. Ha avvertito che la guerra di Putin non si fermerà da sola e richiede un impegno serio da parte della comunità internazionale.

Avanzamenti russi nella regione di Dnipropetrovsk

Il ministero della Difesa russo ha rivendicato un avanzamento nella regione di Dnipropetrovsk, segnalando la conquista di Novomykolaivka. Tuttavia, le fonti ucraine non confermano il controllo russo su questa località, evidenziando la complessità della situazione sul campo. La mappatura della situazione attuale mostra un continuo avvicinamento delle forze russe, ma la resistenza ucraina rimane forte.

La guerra in Ucraina continua a essere un tema centrale per la sicurezza europea, con sviluppi che richiedono un’attenta analisi e una risposta coordinata da parte della comunità internazionale.

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