L’organizzazione della Vuelta ha interrotto l’ultima tappa della competizione a causa di incidenti che hanno coinvolto scontri tra le forze dell’ordine e manifestanti pro Palestina, i quali hanno invaso il percorso a Madrid. L’episodio è avvenuto il 7 settembre 2025, quando la tensione è aumentata lungo il tragitto della corsa ciclistica.
I manifestanti e le loro richieste
I manifestanti si sono riuniti per contestare la partecipazione della squadra Israel Premier Tech alla Vuelta, portando con sé decine di bandiere palestinesi e cartelli che denunciavano il “genocidio” a Gaza. Durante la mattinata, la folla ha fatto sentire la propria voce con cori e fischi ogni volta che i veicoli della carovana ciclistica passavano. La situazione è degenerata rapidamente, con momenti di tensione che si sono registrati già nei pressi della stazione di Atocha e nel Paseo del Prado.
Decisione degli organizzatori
A seguito di questi eventi, l’ultima tappa della Vuelta è stata definitivamente annullata, senza che venisse proclamato alcun vincitore. Jonas Vingegaard, il campione dell’80esima edizione della corsa, si è trovato privato della tradizionale passerella finale, un momento che avrebbe dovuto celebrare il suo trionfo.
Reazione e conseguenze
L’interruzione della gara ha suscitato una reazione immediata da parte degli organizzatori, i quali hanno ritenuto necessario garantire la sicurezza di tutti i partecipanti e degli spettatori. Nonostante la grande attesa per l’evento, le circostanze hanno costretto a prendere una decisione difficile ma necessaria, lasciando un segno indelebile su questa edizione della Vuelta.