Papa Leone, durante l’Angelus di domenica scorsa, ha ribadito il suo messaggio di pace dalla storica Piazza San Pietro, affermando che “Dio non vuole la guerra, vuole la pace, e sostiene chi si impegna a uscire dalla spirale dell’odio e a percorrere la via del dialogo”. Questo appello ha trovato eco tra i bambini di diverse nazionalità, religioni e culture, che hanno espresso il loro sostegno attraverso disegni colorati e pieni di sorrisi.
L’incontro con i più giovani
L’incontro con i più giovani ha messo in luce una forte speranza per un futuro migliore, con i bambini che si sono uniti nel desiderio di pace. I loro disegni, caratterizzati da faccine sorridenti e messaggi di ottimismo, rappresentano la fiducia che ripongono in Papa Leone come figura di riferimento per il dialogo. “Tranquilli, ci penso io”, è una delle frasi che si legge in uno dei disegni, dove il Papa viene rappresentato mentre sventola la bandiera della pace. Accanto a lui, una colomba con un ramoscello d’ulivo e la Basilica di San Pietro, decorata nei colori bianco e giallo della bandiera vaticana, simboleggiano l’auspicio per un mondo unito.
Un gesto di solidarietà
Questo gesto di solidarietà da parte dei più piccoli non è solo un atto di sostegno al Papa, ma anche un invito a tutti noi a riflettere sull’importanza del dialogo e della comprensione reciproca. La visione di un futuro in cui le differenze siano celebrate e non fonte di conflitto è una speranza condivisa da molti, e i bambini, con la loro innocenza e semplicità, ci ricordano che il cambiamento inizia da ognuno di noi.