Polonia: allerta per un drone russo che sconfina, caccia in azione anche in Romania

Veronica Robinson

Settembre 14, 2025

La tensione tra Russia e NATO si intensifica nuovamente, con un episodio che ha scosso l’Europa orientale il 12 settembre 2025. I droni russi hanno effettuato attacchi in Ucraina, mentre in Polonia è scattato un nuovo allerta. In un contesto di crescente preoccupazione, l’alleanza atlantica ha alzato il livello di vigilanza, con i caccia pronti a intervenire. Un ulteriore sviluppo ha visto un velivolo senza pilota russo violare lo spazio aereo di Bucarest, portando a un’operazione di monitoraggio che si è conclusa quando il drone è “scomparso dai radar”.

Allerta al confine polacco

L’allerta è tornata a essere massima lungo il confine con la Polonia, dove il Comando Operativo delle Forze Armate ha comunicato su X che “a causa della minaccia al confine con la Polonia, aerei polacchi e alleati operano nel nostro spazio aereo e i sistemi di difesa aerea e di ricognizione radar basati a terra hanno raggiunto il massimo livello di allerta”. Questo annuncio ha fatto eco agli eventi della notte tra il 9 e il 10 settembre, quando circa venti droni russi hanno violato lo spazio aereo polacco. La maggior parte di essi è stata abbattuta dall’aeronautica di Varsavia, supportata dalle forze alleate. La situazione ha alimentato timori di un’escalation del conflitto, con il premier Donald Tusk che ha rassicurato la popolazione affermando che si trattava di un’operazione “preventiva”. L’aeroporto di Lublino, temporaneamente chiuso, è stato riaperto, ma le parole di Tusk hanno evidenziato la necessità di mantenere alta la guardia: “Restiamo vigili”, ha dichiarato, esprimendo gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato all’operazione.

La crisi dei droni e l’operazione Sentinella Est

L’incidente rappresenta un chiaro segnale della crescente urgenza legata alla crisi dei droni in Polonia. La NATO ha avviato l’operazione Sentinella Est per affrontare questa nuova minaccia. Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha descritto l’incursione dei droni russi nei cieli polacchi come uno “sviluppo spiacevole e pericoloso”. Ha sollevato interrogativi sulla possibilità che i droni siano stati indirizzati intenzionalmente verso la Polonia, sottolineando che tale azione sarebbe estremamente provocatoria. Nel frattempo, le esercitazioni congiunte di Russia e Bielorussia, denominate ‘Zapad 2025’, si svolgono vicino ai confini europei. Mosca ha annunciato che i suoi aerei Mig, equipaggiati con missili ipersonici Kinzhal, hanno condotto missioni di addestramento nel Mare di Barents, simulando attacchi a obiettivi critici di un nemico fittizio.

Collaborazione tra Polonia e Ucraina

Mercoledì prossimo, il Consiglio Atlantico si riunirà per esaminare i dettagli dell’operazione Sentinella, richiedendo a ciascun Paese di chiarire il proprio contributo. Tuttavia, la NATO si trova in una posizione svantaggiata rispetto all’Ucraina, che ha sviluppato competenze significative nell’uso dei droni durante i quasi quattro anni di conflitto. Un gruppo di ufficiali polacchi si sta preparando a recarsi a Kiev per un programma di formazione. Il ministro degli Esteri polacco, Sybiha, ha annunciato che la delegazione arriverà giovedì per collaborare con le forze ucraine, sottolineando l’importanza dell’esperienza accumulata da Kiev.

In questo contesto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello ai partner: “Proteggiamo insieme i nostri cieli”. La situazione rimane critica, con sviluppi che potrebbero avere ripercussioni significative sulla sicurezza europea.

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