Beni congelati: Medvedev avverte che la Russia risponderà agli Stati dell’UE

Rosita Ponti

Settembre 15, 2025

Il Cremlino ha lanciato un chiaro avvertimento riguardo alle conseguenze del sequestro dei beni russi “congelati” da parte degli Stati europei, sottolineando che tale azione avrà un impatto significativo sul sistema finanziario occidentale. La dichiarazione è stata rilasciata in un contesto di crescente tensione tra la Russia e l’Unione europea, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca nel 2022.

Intenzioni di finanziamento per l’Ucraina

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha espresso l’intenzione di trovare nuove modalità di finanziamento per sostenere la difesa dell’Ucraina contro le aggressioni russe. Una delle proposte è quella di utilizzare gli interessi derivanti dai beni russi congelati in Europa per supportare l’Ucraina. Questa iniziativa potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nella strategia di finanziamento per il conflitto in corso.

Reazioni di Mosca e sanzioni

Nella mattinata del 23 gennaio 2025, Mosca ha avvertito che reagirà a qualsiasi nazione che tenti di confiscare i suoi beni, segnalando la possibilità di ritorsioni. Il presidente russo Vladimir Putin ha già visto l’imposizione di sanzioni da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati, che hanno incluso il divieto di transazioni con la banca centrale russa e il ministero delle finanze. Da quel momento, sono stati congelati tra i 300 e i 350 miliardi di dollari di asset del governo russo, principalmente rappresentati da titoli di Stato statunitensi e britannici custoditi in un deposito di titoli europeo.

Utilizzo dei depositi russi

La Commissione europea sta esplorando l’idea di utilizzare i depositi russi in contante presso la Banca centrale europea, derivanti da obbligazioni russe in scadenza, per ottenere un “prestito di riparazione” destinato all’Ucraina. Questa mossa potrebbe rappresentare un modo per finanziare il sostegno all’Ucraina, ma comporta anche rischi significativi di escalation nelle relazioni tra Europa e Russia.

Commenti di Dmitry Medvedev

Dmitry Medvedev, ex presidente della Russia e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha commentato la situazione su Telegram, dichiarando che se l’Unione europea procederà con tali azioni, la Russia agirà contro gli Stati membri dell’UE e contro i funzionari europei di Bruxelles. Medvedev ha affermato che la Russia utilizzerà “tutti i modi possibili” per difendere i suoi interessi, coinvolgendo sia tribunali nazionali che internazionali, oltre a misure extragiudiziali. La tensione continua a crescere, mentre entrambe le parti si preparano a una possibile escalation della crisi.

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