Codacons avverte: l’uso dei telefonini in classe potrebbe essere aggirato

Rosita Ponti

Settembre 15, 2025

Oggi, 15 settembre 2025, inizia ufficialmente l’anno scolastico in gran parte delle regioni italiane, segnato da una novità significativa: il divieto assoluto di utilizzo dei telefoni cellulari durante l’intera giornata scolastica. Questa misura, stabilita dalla circolare n. 3392 del 16 giugno 2025, firmata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, si applica anche alle scuole superiori, dando avvio a una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’istruzione. Tuttavia, l’introduzione di questa norma sta già incontrando resistenze da parte di molti studenti, presidi e insegnanti, rendendo incerta la sua applicazione pratica.

Le difficoltà logistiche degli istituti scolastici

Alcuni istituti scolastici hanno espresso preoccupazioni riguardo alle sfide logistiche che il nuovo divieto comporta. Tra le problematiche evidenziate vi è la necessità di una vigilanza costante da parte degli insegnanti, nonché l’urgenza di dotarsi di armadietti o contenitori adeguati per la custodia dei cellulari. Il Codacons ha messo in luce come queste esigenze logistiche possano complicare notevolmente la gestione quotidiana delle attività scolastiche. Inoltre, esiste la concreta possibilità che gli studenti possano aggirare la norma, introducendo in classe dispositivi non dichiarati, come un secondo cellulare.

Il ruolo del Codacons e le motivazioni del divieto

Il Codacons ha sottolineato che il divieto di utilizzo degli smartphone a scuola non è soltanto una questione di civiltà e buon senso, ma è anche una misura preventiva contro potenziali abusi. I cellulari in aula, sebbene possano offrire opportunità di apprendimento, rappresentano anche una fonte di distrazione e possono essere utilizzati per atti di bullismo o per violazioni della privacy. Pertanto, il Codacons sostiene che questa nuova normativa possa contribuire a creare un ambiente scolastico più sano e sicuro per gli studenti.

La situazione attuale evidenzia un dibattito acceso tra le istituzioni scolastiche e gli studenti, con la necessità di trovare un equilibrio tra il rispetto delle nuove regole e le esigenze pratiche di gestione della vita scolastica. Con l’inizio dell’anno scolastico, si attende di vedere come le scuole affronteranno queste sfide e se il divieto sarà effettivamente rispettato da tutti gli attori coinvolti.

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