Distruzione e tragedia segnano la Striscia di Gaza, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 68 morti a causa delle operazioni militari israeliane. La situazione è critica e la tensione è palpabile, con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il segretario di Stato statunitense Marco Rubio che si incontrano al Muro del Pianto per discutere dell’annessione della Cisgiordania. Un vertice di emergenza arabo-islamico è previsto oggi, 15 settembre 2025, a Doha.
La crisi umanitaria a Gaza
Nel contesto dell’escalation del conflitto, il Ministero della Salute di Gaza ha riportato che l’esercito israeliano ha causato la morte di 68 palestinesi, tra cui dieci persone che stavano ricevendo aiuti umanitari. Inoltre, 346 individui sono rimasti feriti. Tragicamente, due persone sono decedute a causa di fame e malnutrizione, portando il totale delle morti per fame a 422, di cui 145 bambini. Dall’inizio del conflitto, il bilancio delle vittime ha superato le 64.800 unità e circa 165.000 feriti, secondo i dati forniti da Hamas.
Preparativi per l’offensiva terrestre
Israele ha ultimato i preparativi per un’offensiva terrestre su Gaza City, mobilitando centinaia di carri armati e veicoli lungo il confine settentrionale della Striscia. Secondo la testata Ynet, le unità di fanteria regolare guideranno l’incursione, supportate dalle brigate già operative. L’operazione, denominata ‘Carri di Gedeone II’, si svolgerà in fasi, con le brigate di combattimento che si stringeranno attorno alla città . Tuttavia, i comandanti militari israeliani hanno avvertito i leader politici di non aspettarsi risultati rapidi, stimando un periodo di combattimenti di almeno tre o quattro mesi.
Attacchi alle strutture archeologiche
In un ulteriore sviluppo, l’esercito israeliano ha bombardato un edificio che ospitava la più grande collezione archeologica della Striscia di Gaza. L’Ecole Biblique et Archeologique Francaise de Jerusalem ha confermato l’attacco, avvenuto dopo che erano state espresse preoccupazioni per la possibile distruzione di reperti preziosi. Gli archeologi avevano tentato di recuperare i pezzi più importanti, ma la maggior parte di essi non è stata trasferita e potrebbe essere andata distrutta.
La Global Sumud Flotilla in azione
La Global Sumud Flotilla (GSF) ha avviato la fase finale del suo viaggio per tentare di rompere l’assedio di Gaza. Partita da Catania, Italia, la flottiglia è composta da 18 imbarcazioni, con altre in partenza da Tunisia e Grecia. Nonostante le difficoltà affrontate, compresi attacchi aerei e carenze logistiche, la GSF ha intensificato i suoi sforzi per garantire la sicurezza dei partecipanti e proseguire la missione.
Richieste di giustizia dal Qatar
Il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, ha esortato la comunità internazionale a sanzionare Israele per i crimini contro il popolo palestinese. In vista del vertice di oggi a Doha, ha dichiarato che è tempo di porre fine ai doppi standard e di agire contro le violazioni dei diritti umani.
La situazione nella Striscia di Gaza continua a evolversi, con una crescente preoccupazione per la sicurezza e le condizioni umanitarie dei palestinesi.