Un violento incendio ha ridotto in cenere centinaia di abitazioni nel quartiere di Tondo, a Manila, lasciando oltre 1.100 famiglie senza un tetto. Le fiamme sono scoppiate sabato 10 gennaio 2025, poco dopo le 20:00, e si sono diffuse rapidamente tra le baracche di una delle aree più popolate della capitale filippina. I vigili del fuoco, coadiuvati da squadre di volontari, hanno operato instancabilmente per tutta la notte, riuscendo a domare il rogo solo all’alba di domenica.
Devastazione e reazioni
Le riprese aeree rivelano la devastazione causata dall’incendio, con edifici avvolti dalle fiamme, colonne di fumo nero e mezzi antincendio impegnati a contenere la situazione. Secondo quanto riportato dal Bureau of Fire Protection, fortunatamente non si registrano vittime, ma numerose persone hanno subito ferite e migliaia di residenti hanno perso tutto ciò che possedevano. «Non sappiamo cosa fare ora. Non siamo riusciti a salvare nulla», ha dichiarato Arnalyn Buquel, una giovane di 22 anni, mentre si trovava davanti alle macerie della sua abitazione.
Normative antincendio e vulnerabilità
L’incendio ha riacceso il dibattito sulla fragilità delle norme antincendio nelle Filippine, un paese che ha già vissuto tragedie simili in passato. La mancanza di adeguate misure di sicurezza e la scarsa regolamentazione degli insediamenti precari hanno reso il quartiere di Tondo particolarmente vulnerabile a tali eventi catastrofici.
Contesto sociale e sfide future
Tondo, considerato il cuore storico e popolare di Manila, è un distretto ricco di tradizioni culturali e religiose, ma segnata da forti disparità sociali. La sua elevata densità abitativa, unita alla presenza di insediamenti informali, contribuisce a rendere questa zona esposta a rischi di questo tipo. Le autorità locali si trovano ora a dover affrontare non solo l’emergenza immediata, ma anche le questioni strutturali che hanno reso possibile un disastro di tale portata.