La prestazione di Marcell Jacobs, velocista italiano, ha suscitato delusione durante i Mondiali di Atletica che si stanno svolgendo a Tokyo. Con un tempo di 10.16 secondi, Jacobs non è riuscito a qualificarsi per la finale, un risultato che ha lasciato il campione in uno stato di rassegnazione. A distanza di 1.505 giorni dalla sua storica vittoria alle Olimpiadi di Tokyo, l’atleta di Desenzano del Garda si è trovato a fronteggiare una realtà ben diversa, con il collega Gianmarco Tamberi che condivide il suo stato d’animo. Entrambi, protagonisti di un momento memorabile nel 2021, si trovano ora a dover affrontare difficoltà significative. Mentre Tamberi guarda con speranza alle Olimpiadi di Los Angeles 2028, Jacobs sembra esprimere dubbi sul suo futuro nel mondo dell’atletica.
Un crono da campione ma con un retrogusto amaro
Marcell Jacobs ha rilasciato dichiarazioni che evidenziano la sua frustrazione. Il tempo di 10.16 secondi, pur essendo di alto livello internazionale, non è sufficiente per un atleta che vanta un personale di 9.80 secondi. La sua prestazione ai mondiali, a pochi mesi dalla corsa in 9.85 secondi, ha messo in evidenza un evidente calo di forma. “Chiudere una stagione con questi tempi dispiace, so che non è il mio valore”, ha dichiarato Jacobs, esprimendo la sua insoddisfazione. La sua sensazione di pesantezza e rigidità è un segnale preoccupante per un atleta della sua caratura, che si è trovato a riflettere sul suo futuro. Con 30 anni compiuti e la prossima scadenza dei 31, la decisione di continuare o meno la carriera agonistica si fa sempre più pressante. Jacobs ha accennato a una possibile riflessione sul ritiro, un pensiero che non è stato ancora formalmente espresso ma che aleggia tra le sue parole.
La situazione di Gianmarco Tamberi
Gianmarco Tamberi, noto come ‘Gimbo’, ha affrontato una competizione difficile, chiudendo la sua partecipazione ai mondiali senza superare i 2.21 metri nel salto in alto. Nonostante la recente nascita della sua primogenita, la pressione e le aspettative si fanno sentire. “Dispiace non essere riuscito a ottenere il risultato minimo per la finale”, ha commentato Tamberi, che ha riconosciuto le difficoltà di una stagione costellata di incertezze. La sua determinazione nel voler tornare a competere è chiara, ma l’assenza di risultati positivi lo ha portato a riflettere su cosa significhi veramente il suo percorso sportivo.
Le medaglie azzurre e le nuove promesse
La prima giornata dei Mondiali di Tokyo 2025 ha visto l’Italia ottenere tre medaglie, con Antonella Palmisano che ha conquistato l’argento nella marcia di 35 km e Nadia Battocletti che ha portato a casa il bronzo nei 10.000 metri. L’exploit di Edoardo Scotti, che ha battuto il suo stesso record italiano nei 400 metri, ha aggiunto ulteriore entusiasmo. Con un tempo di 44.45 secondi, Scotti si è posizionato tra i migliori atleti europei. Anche Matteo Sioli, giovane promessa dell’atletica, ha brillato superando i 2.25 metri nel salto in alto, qualificandosi per la finale. Tuttavia, non tutte le notizie sono state positive, con Zaynab Dosso e Marta Zenoni che non sono riuscite a raggiungere le finali delle rispettive discipline.
Un epilogo storico nei 10.000 metri
La gara dei 10.000 metri ha visto il francese Jimmy Gressier trionfare con un tempo di 28’55″77, segnando una vittoria significativa per un atleta non africano in una disciplina tradizionalmente dominata da corridori dell’Africa. La sua prestazione ha ricordato l’unica vittoria precedente di un atleta non africano, quella di Alberto Cova nel 1983. Gressier ha dimostrato che, nonostante la tradizione, ci sono sempre nuovi talenti pronti a emergere e a scrivere la storia dell’atletica leggera.