L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e il Ministero della Salute hanno annunciato il rilancio della campagna Safe2Eat per il quinto anno consecutivo, con l’intento di rafforzare la fiducia dei consumatori riguardo alla sicurezza alimentare e promuovere scelte più consapevoli. Questa iniziativa ha preso avvio nel mese di settembre 2025, spostando l’attenzione dagli alimenti vegetali ai additivi alimentari, sostanze che vengono aggiunte agli alimenti per migliorarne la conservazione, il gusto, l’aspetto e la stabilità.
Controllo e valutazione degli additivi alimentari
Gli additivi alimentari, prima di essere autorizzati all’uso, devono affrontare una rigorosa valutazione da parte dell’Efsa e ottenere l’approvazione della Commissione Europea. Questo processo assicura che ogni sostanza sia sicura per il consumo umano. In Italia, il Ministero della Salute è responsabile della verifica del rispetto di queste normative attraverso il Piano Nazionale Additivi Alimentari (2020-2024). Quest’ultimo prevede controlli ufficiali su circa 1840 campioni all’anno, con una percentuale media di non conformità che si attesta all’1,16%.
Camilla Smeraldi, tossicologa dell’Efsa, ha dichiarato: “Tutti gli additivi alimentari sono sottoposti a valutazione per accertare che possano essere consumati in sicurezza”. Ogni additivo ha una propria “carta d’identità”, identificata da una sigla composta dalla lettera “E” seguita da un numero, che deve essere sempre indicata in etichetta. Alcuni additivi sono di origine naturale, come la vitamina C (E 300) e la pectina (E 440), mentre altri possono derivare da fonti animali, come l’acido carminico (E 120), o essere sintetizzati chimicamente, come l’amaranto (E 123).
Preferenze dei consumatori e impatto della campagna
Un’indagine condotta da Ipsos ha rivelato che, secondo i consumatori, il sapore è il fattore più importante nella scelta degli alimenti, con una percentuale del 56%. Seguono il costo al 50% e la durata di conservazione al 37%. Tuttavia, i dati indicano un’evoluzione nelle scelte alimentari: il 40% degli intervistati ha affermato di considerare attivamente la sicurezza alimentare durante gli acquisti, un incremento rispetto al 35% del grande pubblico.
Questi risultati suggeriscono che, mentre il gusto e il prezzo rimangono priorità, la consapevolezza sulla sicurezza alimentare sta crescendo tra i consumatori europei. Nonostante le diverse influenze sulle loro decisioni, gli europei possono essere certi che il cibo disponibile soddisfa alcuni dei più elevati standard di sicurezza al mondo, garantendo così una maggiore tranquillità al momento di fare la spesa.