Sequestro di immobile e distributore di carburante a Fiumicino per autoriciclaggio e fallimento pilotato

Rosita Ponti

Settembre 15, 2025

I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un sequestro preventivo su un appartamento e una stazione di servizio, entrambi in piena attività, per un valore complessivo di circa mezzo milione di euro. Il provvedimento, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, è stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Roma e coinvolge la rappresentante legale di una società di Fiumicino e i suoi due figli. Questi ultimi sono accusati di gravi reati, tra cui bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, falso in bilancio, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e auto-riciclaggio.

Indagini sui reati di frode

Le indagini, condotte dagli uomini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Fiumicino, hanno rivelato pratiche illecite da parte dei due fratelli, considerati i veri dominus della società fallita. Secondo quanto emerso, avrebbero progressivamente svuotato il patrimonio della società, trasferendo due immobili di proprietà a favore di una nuova entità economica. Questo trasferimento è avvenuto dopo una scissione parziale della società, consentendo di mantenere in capo alla prima gli ingenti debiti verso l’Erario, che ammontano a circa 600.000 euro, mentre il passivo totale della società raggiunge circa 1,5 milioni di euro.

Provvedimenti del tribunale

Il Tribunale di Roma ha disposto la nomina di un amministratore giudiziario per la società coinvolta. Questo provvedimento, insieme al sequestro della stazione di servizio, garantirà la continuità dell’attività commerciale, permettendo di gestire l’impianto di distribuzione di carburante in modo ordinario. Le operazioni di sequestro e le indagini proseguono, mentre le autorità competenti stanno valutando ulteriori sviluppi in questa complessa vicenda di presunta frode.

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