Nel 2025, l’analisi riguardante la spesa sanitaria pubblica in Italia evidenzia una posizione preoccupante. Secondo i dati forniti dalla Fondazione Gimbe, l’Italia si colloca al 14° posto tra i 27 Paesi europei dell’area OCSE, risultando ultima tra le nazioni del G7. La spesa sanitaria pubblica italiana rappresenta il 6,3% del Pil, una percentuale che non solo è inferiore alla media OCSE del 7,1%, ma anche a quella europea del 6,9%. Questo scarto si traduce in un divario di ben 43 miliardi di euro rispetto agli altri Paesi europei.
I dati sono stati analizzati in vista della discussione sulla Legge di Bilancio 2026, con l’intento di “restituire forza e dignità al Servizio Sanitario Nazionale”. La Fondazione Gimbe ha messo a disposizione queste informazioni per stimolare un confronto politico e un dibattito pubblico, evitando strumentalizzazioni. La fonte di queste statistiche è il dataset OECD Health Statistics, aggiornato al 30 luglio 2025.
Le conseguenze del sottofinanziamento
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha sottolineato che il sottofinanziamento della sanità italiana è diventato una questione strutturale. Questa situazione ha generato tensioni crescenti all’interno del Parlamento e sta causando notevoli difficoltà a tutte le Regioni, che si trovano in affanno nel garantire i livelli essenziali di assistenza e nel mantenere i bilanci in ordine. I cittadini italiani, in particolare, stanno pagando il prezzo più alto di queste scelte. Ogni giorno devono affrontare liste d’attesa eccessive, pronto soccorso in crisi, mancanza di medici di famiglia, e crescenti disuguaglianze territoriali e sociali. Molti si trovano costretti a pagare di tasca propria per visite e prestazioni sanitarie, arrivando a rinunciare completamente alle cure.
La rinuncia alle cure per motivi economici
Nel 2024, la Fondazione Gimbe ha riportato che ben 5,8 milioni di italiani, quasi uno su dieci, hanno rinunciato a ricevere cure per motivi economici. Questa situazione mette in evidenza le gravi conseguenze del sottofinanziamento del sistema sanitario, costringendo una parte significativa della popolazione a sacrificare la propria salute per ragioni finanziarie. Le difficoltà economiche e la mancanza di accesso a cure adeguate rappresentano una sfida crescente per il Servizio Sanitario Nazionale e per il governo, che si prepara a discutere le misure necessarie per affrontare questa crisi.