Il mistero della Grande Migrazione: il ruolo degli Gnu secondo l’intelligenza artificiale

Veronica Robinson

Settembre 16, 2025

La Grande Migrazione, che si svolge tra il SERENGETI e il MASAI MARA, rappresenta uno dei più straordinari spettacoli della natura. Durante questo evento, enormi mandrie di animali si spostano attraverso fiumi e savane, inseguite da predatori come i leoni, le iene e i coccodrilli. Tuttavia, un recente studio pubblicato su PNAS Nexus ha messo in discussione le dimensioni di questo fenomeno, rivelando che il numero di animali coinvolti non sarebbe più di 1,3 milioni, come si è sempre pensato, ma bensì poco meno di 600 mila. Questa scoperta è frutto del lavoro di un team di scienziati che ha utilizzato l’intelligenza artificiale per arrivare a questa nuova stima.

La ricerca scientifica e l’uso dell’intelligenza artificiale

Un gruppo internazionale di ricercatori, guidato dall’UNIVERSITÀ DI OXFORD e comprendente esperti di PRINCETON, HONG KONG e TWENTE, ha applicato due modelli di deep learning, U-Net e YOLOv8, per analizzare immagini satellitari ad alta risoluzione raccolte tra il 2022 e il 2023. La loro analisi ha coperto oltre 4.000 chilometri quadrati di territorio del SERENGETI e del MASAI MARA. Gli algoritmi, addestrati su più di 70 mila immagini annotate a mano, hanno fornito un conteggio variabile di gnu: tra 324 e 338 mila nel 2022 e tra 503 e 533 mila nel 2023. In entrambe le annate, il numero di esemplari non ha superato la soglia dei 600 mila.

Le stime tradizionali, risalenti agli anni ’70, si basavano su voli aerei e campioni ristretti, con un alto rischio di errore quando le mandrie non erano distribuite uniformemente. Al contrario, l’uso del satellite ha permesso di analizzare aree molto più vaste senza disturbare gli animali. Sebbene la risoluzione delle immagini possa confondere gli gnu con zebre o antilopi, i ricercatori hanno evidenziato che non si tratta di un calo drastico della popolazione, poiché non sono state trovate carcasse diffuse che indicherebbero una moria. Le nuove metodologie di conteggio potrebbero spiegare questa differenza, insieme a un possibile declino graduale legato alla perdita di habitat e ai cambiamenti climatici.

Implicazioni per la fauna e il turismo

Questa nuova stima solleva interrogativi importanti riguardo agli effetti che la diminuzione del numero di gnu potrebbe avere sui predatori che dipendono da queste mandrie per la loro sopravvivenza. Inoltre, si pone la questione di quali ripercussioni ci saranno sul settore turistico, un pilastro economico fondamentale per il KENYA e la TANZANIA. La Grande Migrazione attira ogni anno migliaia di turisti, e un cambiamento nel numero di animali potrebbe influenzare le dinamiche del turismo safari.

La tecnica sviluppata dai ricercatori, già testata con successo sugli elefanti, è stata resa open-source e potrà essere applicata anche ad altre specie come zebre e rinoceronti. Questo segna l’inizio di una nuova era nel monitoraggio della fauna globale, con l’obiettivo di fornire dati più accurati e tempestivi sulla biodiversità e sulla salute degli ecosistemi. La ricerca continua a evolversi, e con essa la nostra comprensione delle dinamiche naturali che governano il nostro pianeta.

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