Stupro a San Zenone: l’autore era già conosciuto per maltrattamenti

Veronica Robinson

Settembre 16, 2025

Un caso di violenza che ha scosso la comunità di San Zenone al Lambro, dove Harouna Sangare, un uomo di origine maliana, è stato arrestato per aver aggredito e violentato una giovane di 18 anni. L’episodio si è verificato il 30 agosto 2025, mentre la vittima attendeva il treno per tornare a casa, situata nella periferia nord di Milano. La Questura aveva definito Sangare “socialmente pericoloso”, ma la giudice milanese ha ritenuto di non convalidare il trattenimento dell’uomo in un Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr), nonostante le denunce per maltrattamenti presentate dalla moglie e dalla figlia.

L’aggressione e la reazione della comunità

L’aggressione ha avuto inizio quando la giovane, in attesa del treno, è stata afferrata da un’ombra che le ha strappato il braccio, trascinandola sotto un albero. La ragazza, sotto choc, è rimasta immobile per circa 30 minuti dopo l’accaduto, prima di trovare la forza di chiedere aiuto. La reazione della comunità e delle autorità è stata immediata, portando all’arresto di Sangare, che ora si trova in carcere con l’accusa di violenza sessuale aggravata.

La situazione familiare e le implicazioni

La situazione familiare di Sangare è complessa, con la moglie e la figlia già da tempo in una struttura protetta per sfuggire a maltrattamenti. Questo contesto ha sollevato interrogativi sulla gestione delle situazioni di violenza domestica e sulla protezione delle vittime. La vicenda ha messo in luce l’importanza di un sistema giudiziario che possa garantire la sicurezza delle persone vulnerabili e delle vittime di abusi.

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