Terni, risarcimento di 400mila euro ai familiari di una vittima nazista

Rosita Ponti

Settembre 16, 2025

Il Tribunale civile di Roma ha recentemente emesso una sentenza che prevede un risarcimento di oltre 400 mila euro a favore dei familiari di un uomo assassinato il 12 aprile 1944 a Calvi dell’Umbria, in provincia di Terni. La vittima, che aveva solo 34 anni al momento della sua morte, è stata uccisa da un reggimento nazista. La decisione è il risultato di una causa legale avviata dall’avvocato dei congiunti, comprendenti tre figli, una nuora e due nipoti.

Sentenza e legge di riferimento

La sentenza si basa sulla legge 179/2022, introdotta dal governo Draghi, che ha istituito presso il ministero dell’Economia un fondo specificamente dedicato al “ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e contro l’umanità”. Questa legge si applica a crimini commessi sul suolo italiano o che abbiano avuto come bersaglio cittadini italiani, perpetrati dalle forze del Terzo Reich nel periodo compreso tra il 1 settembre 1939 e l’8 maggio 1945.

Impatto del risarcimento

L’importo del risarcimento riflette l’impatto duraturo e profondo che questi eventi storici hanno avuto sulle famiglie delle vittime. La sentenza rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento dei diritti delle persone colpite da atrocità del passato, sottolineando l’importanza della memoria storica e della giustizia per le generazioni future.

×