Cagliari, operazione contro lo streaming illegale di film e partite sportive

Rosita Ponti

Settembre 17, 2025

L’operazione nazionale contro la pirateria televisiva ha preso avvio da un’accurata perquisizione effettuata in un locale di Cagliari. Nei giorni scorsi, i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Cagliari hanno avviato una serie di sequestri e perquisizioni che hanno interessato diverse regioni italiane, con l’obiettivo di combattere lo streaming illegale di contenuti televisivi e tutelare il diritto d’autore.

Il controllo iniziale a Cagliari

Durante un controllo amministrativo condotto in un esercizio pubblico situato nell’hinterland del capoluogo sardo, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano, sotto la supervisione del gruppo di Cagliari, hanno scoperto la proiezione abusiva di contenuti pay per view. Questi contenuti venivano trasmessi attraverso l’uso di apparecchiature illegali, le quali consentivano l’accesso a un vasto catalogo di film, serie TV ed eventi sportivi in diretta. Tale scoperta ha rappresentato il punto di partenza per un’indagine più ampia, che ha rivelato l’esistenza di un sistema ramificato di pirateria.

Indagini e sviluppi internazionali

Le indagini preliminari hanno permesso agli inquirenti di mappare una rete complessa di soggetti coinvolti nella pirateria, che include fornitori di contenuti, reti di distribuzione e server. La struttura criminale sembra operare su scala transnazionale, il che ha portato le autorità italiane a collaborare con le forze dell’ordine degli Stati Uniti e dei Paesi Bassi. Questo approccio internazionale è fondamentale per ricostruire l’intera filiera della pirateria e acquisire ulteriori prove necessarie per l’azione legale contro i responsabili.

Implicazioni economiche e legali

Gli investigatori hanno sottolineato come i proventi derivanti dallo streaming illegale non solo violino i diritti d’autore, ma alimentino anche attività illecite come l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. L’operazione in corso rappresenta un passo importante per contrastare questi fenomeni, garantendo una maggiore protezione per i titolari dei diritti e contribuendo a un mercato più equo. Le autorità competenti continuano a lavorare per smantellare queste reti, affinché la legalità possa prevalere nel settore della distribuzione di contenuti multimediali.

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