Da giugno ad agosto 2025, Milano ha registrato un tragico bilancio di 1156 decessi attribuibili alle elevate temperature. Anche Roma ha subito un impatto significativo, con 835 vittime dovute a un mix di afa e calore, mentre a Napoli il numero è arrivato a 579. In totale, l’Italia ha visto 4597 morti a causa delle temperature in costante aumento, un fenomeno che si ripete anno dopo anno.
Questi dati allarmanti provengono da un recente studio condotto dall’Imperial College e dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine. Già lo scorso luglio, il centro di ricerca aveva messo in evidenza come i decessi per il caldo siano triplicati in quasi tutte le città europee. I ricercatori hanno sottolineato che “le ondate di calore si rivelano killer silenziosi”, evidenziando che la maggior parte delle morti avviene all’interno delle abitazioni e negli ospedali.
Con l’estate ormai giunta al termine, i numeri si fanno ancora più chiari. Le città italiane si collocano tra le più colpite in Europa, figurando tra le prime dieci in una classifica che ha analizzato 854 città e oltre 16.000 morti in tutto il continente. Milano occupa il primo posto, seguita da Roma al secondo, Napoli al quinto e Torino che chiude la lista al decimo.
Estati sempre più letali per gli over 65
Gli autori dello studio stimano che tra i 15.013 e i 17.864 decessi correlati al caldo di quest’estate non si sarebbero verificati senza l’influenza del riscaldamento globale, considerando che queste città rappresentano solo un terzo della popolazione europea. Analizzando i dati, il caldo estivo causato dai cambiamenti climatici ha provocato 16.500 morti nelle 854 città europee esaminate, un numero che rappresenta il 68% dei 24.400 decessi complessivi stimati per il caldo durante l’estate, dovuti a un incremento delle temperature fino a 3,6 gradi centigradi.
Le stime indicano che i cambiamenti climatici sono responsabili di 4.597 decessi in Italia, 2.841 in Spagna, 1.477 in Germania, 1.444 in Francia, 1.147 nel Regno Unito, 1.064 in Romania, 808 in Grecia, 552 in Bulgaria e 268 in Croazia. Nelle capitali europee, i cambiamenti climatici hanno causato 835 morti a Roma, 630 ad Atene, 409 a Parigi, 387 a Madrid, 360 a Bucarest, 315 a Londra e 140 a Berlino. Le persone di età pari o superiore a 65 anni hanno rappresentato l’85% dei decessi, evidenziando come le estati più calde diventino sempre più pericolose per una popolazione europea in invecchiamento.
Ondate di calore e sottostima delle vittime
L’estate del 2025 ha visto diverse ondate di calore, rendendola la più calda mai registrata in Paesi come Spagna, Portogallo e Regno Unito. Si stima che il bilancio delle vittime durante le ondate di calore sia significativamente sottostimato. Infatti, le cause di morte registrate negli ospedali spesso riguardano problemi cardiaci, respiratori o altre patologie che colpiscono in particolare gli anziani.
I ricercatori avvertono che le estati sempre più calde continueranno a causare un aumento del numero di morti, a meno che i combustibili fossili non vengano sostituiti da fonti di energia rinnovabile. La necessità di affrontare il cambiamento climatico e le sue conseguenze diventa sempre più urgente, soprattutto per proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione.