Mercoledì 17 settembre 2025, il giornalista Lorenzo D’Agostino ha fornito un aggiornamento dalla nave della Global Sumud Flotilla durante un collegamento con il programma “È Sempre Cartabianca”. D’Agostino ha descritto la situazione attuale, evidenziando che si trova in acque internazionali, in prossimità della Sicilia, con l’obiettivo di raggiungere Gaza entro nove giorni. La nave, che ha salpato tre settimane fa, prevede di incrociare la flotta italiana nei prossimi giorni.
Il viaggio verso Gaza
Lorenzo D’Agostino ha spiegato che la Global Sumud Flotilla ha come missione quella di portare aiuti umanitari a Gaza. “Siamo in acque internazionali, all’altezza di Agrigento, e possiamo già vedere le luci della Sicilia. Domani ci aspettiamo di incrociare la flotta italiana, e contiamo di arrivare a Gaza tra circa nove giorni”, ha dichiarato il giornalista. La nave ha come obiettivo non solo quello di portare aiuti, ma anche di stabilire contatti con organizzazioni locali pronte a riceverli.
D’Agostino ha sottolineato l’importanza di mantenere aperti i canali umanitari, affinché gli aiuti possano arrivare in modo efficace. “Una volta lì, contatteremo le organizzazioni locali che possono ricevere i nostri aiuti. È fondamentale che il canale umanitario resti aperto”, ha aggiunto. La situazione attuale rende cruciale la distribuzione di aiuti, evitando che questa venga compromessa da conflitti e tensioni.
Le dichiarazioni sulla situazione umanitaria
Nel suo intervento, Lorenzo D’Agostino ha espresso preoccupazione per l’uso degli aiuti umanitari nel contesto del conflitto israelo-palestinese. “Basta con la distribuzione di aiuti che si trasforma in un gioco di tiro al bersaglio sui civili“, ha affermato. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una risposta della comunità internazionale, sottolineando che l’ONU ha recentemente dichiarato che Israele sta commettendo atti di genocidio.
D’Agostino ha messo in evidenza che la pressione politica da parte delle opinioni pubbliche mondiali sarà determinante per garantire che i canali umanitari rimangano operativi. “La comunità internazionale deve intervenire affinché il canale umanitario resti aperto”, ha concluso, evidenziando l’urgenza di una mobilitazione globale per affrontare la crisi.
Il collegamento ha messo in luce non solo la situazione attuale della nave, ma anche le sfide più ampie che riguardano gli aiuti umanitari in contesti di conflitto. La missione della Global Sumud Flotilla si inserisce in un quadro complesso, dove gli aiuti devono essere gestiti con attenzione per garantire la sicurezza dei civili e l’efficacia delle operazioni umanitarie.