Nel giorno dell’onomastico, Papa Leone XIV accolto da una folla in piazza San Pietro

Rosita Ponti

Settembre 17, 2025

Il 17 settembre 2025, in una calda giornata di settembre, Papa Leone XIV ha ricevuto un’accoglienza calorosa dai fedeli riuniti in Piazza San Pietro. A bordo di una jeep scoperta, il Pontefice ha interagito con la folla, mentre i bambini venivano portati dai membri della sicurezza per ricevere la sua benedizione. Tra i piccoli, si è notato un bambino vestito da Papa e un altro che ha esibito un cartello con la scritta “Buon onomastico”. La Chiesa cattolica celebra oggi San Roberto Bellarmino, il cui onomastico coincide con quello di Papa Prevost, noto anche come Robert Francis Prevost, festeggiato subito dopo il suo compleanno, il 14 settembre.

Il momento di preghiera prima dell’udienza

Prima di iniziare l’udienza generale, Papa Leone XIV si è fermato in preghiera davanti all’icona della ‘Madonna dei Sette dolori’, un gesto che ha preceduto il suo discorso ai presenti. Durante l’udienza, il Pontefice ha riflettuto sull’importanza di saper fermarsi nella vita frenetica di tutti i giorni. “Noi facciamo fatica a fermarci e a riposare. Viviamo come se la vita non fosse mai abbastanza. Corriamo per produrre, per dimostrare, per non perdere terreno”, ha dichiarato Leone XIV, sottolineando come il Vangelo insegni che prendersi una pausa è un atto di fiducia.

Il Papa ha invitato i presenti a considerare come il sabato della Pasqua possa rivelarsi un’opportunità per riflettere e scoprire che la vita non dipende solo dalle azioni, ma anche dalla capacità di lasciare andare ciò che abbiamo fatto. “Nel sepolcro, Gesù, la Parola vivente del Padre, tace. Ma è proprio in quel silenzio che la vita nuova inizia a fermentare”, ha continuato, evidenziando come il Dio cristiano non tema il passare del tempo, essendo Signore anche dell’attesa.

Riflessioni sulla pazienza e sul silenzio

Il Pontefice ha parlato della necessità di accogliere i momenti di silenzio e di pausa. “Ogni silenzio accolto può essere la premessa di una Parola nuova. Ogni tempo sospeso può diventare tempo di grazia, se lo offriamo a Dio”, ha affermato, incoraggiando i fedeli a vedere anche i momenti di apparente inattività come opportunità spirituali.

Le sue parole hanno toccato un tema profondo: la pazienza e la fiducia in Dio. “Gesù, sepolto nella terra, è il volto mite di un Dio che non occupa tutto lo spazio. È il Dio che lascia fare, che attende, che si ritira per lasciare a noi la libertà”, ha spiegato Papa Leone XIV, evidenziando come il sabato della sepoltura rappresenti un periodo di attesa necessaria prima della resurrezione.

Concludendo il suo intervento, il Papa ha messo in evidenza che spesso cerchiamo risposte immediate, ma Dio opera nel profondo, in un tempo più lento e riflessivo. “Il sabato della sepoltura diventa così il grembo da cui può sgorgare la forza di una luce invincibile, quella della Pasqua”, ha affermato, incoraggiando i fedeli a trovare la forza nella pazienza e nella riflessione.

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