Ogni anno, in Europa, si registrano circa 400mila arresti cardiaci extraospedalieri, con un significativo contributo di 60mila casi provenienti dall’Italia. La sopravvivenza media per queste emergenze nel continente è del 7,5%, mentre il nostro Paese si ferma al 6,6%. Nonostante questi dati preoccupanti, in Italia manca ancora una mappa dettagliata dei defibrillatori presenti sul territorio. A evidenziare questa lacuna è l’Italian Resuscitation Council (Irc), che sottolinea l’urgenza di istituire un registro nazionale degli arresti cardiaci. Tale registro permetterebbe di valutare l’efficacia dei soccorsi in modo più preciso. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, l’Irc organizzerà, dal 13 al 19 ottobre 2025, “Viva! La settimana della rianimazione cardiopolmonare”, una serie di eventi aperti a tutti.
Dati sulla sopravvivenza
Il dato sulla sopravvivenza proviene dallo studio “EuReCa Three“, il quale ha esaminato oltre 45mila casi di arresto cardiaco extraospedaliero in 28 Paesi europei, pubblicato sulla rivista scientifica “Resuscitation“. Questo progetto di raccolta dati è stato realizzato dall’Irc, che riunisce professionisti della salute in Italia, tra cui medici, infermieri e operatori esperti in rianimazione cardiopolmonare. La ricerca è stata coordinata dal European Resuscitation Council (Erc), di cui l’Irc è parte integrante.
Applicazione nazionale per defibrillatori
In Italia, l’Irc segnala che non è ancora disponibile l’applicazione nazionale per cellulari, prevista dalla legge 116 del 2021, che dovrebbe censire e geolocalizzare i defibrillatori automatici esterni (Dae) installati sul territorio. Questa applicazione consentirebbe ai soccorritori occasionali di trovarli rapidamente in caso di emergenza e di utilizzarli seguendo le indicazioni degli operatori del 118. Andrea Scapigliati, presidente dell’Irc, ha affermato: “La velocità dei soccorsi è vitale, poiché la possibilità di sopravvivenza diminuisce del 10% per ogni minuto che passa. È un vero peccato che, a quattro anni dall’approvazione della legge, non ci siano aggiornamenti sull’applicazione nazionale e che solo poche regioni se ne siano dotate”.
Manifestazione Viva!
La manifestazione Viva!, giunta alla sua tredicesima edizione, prevede incontri, simulazioni e giochi aperti al pubblico, con l’obiettivo di diffondere la cultura del primo soccorso e insegnare manovre salvavita. Il calendario degli eventi, ancora in fase di definizione, include già città come Roma, Bologna, Cagliari, Modena, Chiavari, Novara, Gela e Nuoro.
Attività programmate
Tra le attività programmate, spicca una maxi-formazione sull’Isola della Maddalena, in Sardegna, che coinvolgerà oltre 300 partecipanti. Questa iniziativa culminerà il 16 ottobre nella Giornata internazionale della rianimazione cardiopolmonare, promossa dal European Resuscitation Council.