Cancro al colon-retto: una ricerca evidenzia l’efficacia dell’Aspirina nel ridurre le recidive

Rosita Ponti

Settembre 18, 2025

Una nuova ricerca condotta da un team di esperti del Karolinska Institutet in Svezia ha messo in luce il potenziale dell’Aspirina nel ridurre il rischio di recidiva nei pazienti sottoposti a intervento chirurgico per cancro al colon-retto con una specifica mutazione genetica. Questo studio, denominato Alascca, ha coinvolto oltre 3.500 partecipanti e i risultati sono stati resi noti il 18 settembre 2025 attraverso una pubblicazione sul New England Journal of Medicine.

Rilevanza dello studio Alascca

La ricerca condotta dai professionisti del Karolinska Institutet e del Karolinska University Hospital ha rivelato che circa il 40% dei pazienti affetti da cancro al colon-retto presenta una mutazione nei geni della via di segnalazione Pik3. I risultati hanno dimostrato che coloro che hanno assunto 160 milligrammi di Aspirina al giorno per tre anni dopo l’intervento chirurgico hanno visto una riduzione del 55% nel rischio di recidiva rispetto a quelli che hanno ricevuto un placebo. Questa scoperta potrebbe avere un impatto significativo sulle linee guida internazionali per il trattamento del cancro colorettale, come indicato dagli autori dello studio.

Ogni anno, circa due milioni di persone nel mondo ricevono una diagnosi di cancro al colon-retto, e tra il 20% e il 40% di questi pazienti sviluppa metastasi, complicando le opzioni di trattamento e aumentando la mortalità. Sebbene ricerche precedenti avessero suggerito che l’Aspirina potesse offrire una protezione contro alcuni tumori e ridurre il rischio di recidiva post-operatoria, fino ad ora non era stato condotto uno studio clinico randomizzato che confermasse tali affermazioni.

Metodologia e dettagli dello studio

Lo studio ha coinvolto pazienti provenienti da 33 ospedali situati in Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia. I partecipanti sono stati selezionati in base alla presenza della mutazione nei geni della via di segnalazione Pik3. I risultati ottenuti dai ricercatori hanno evidenziato un chiaro vantaggio per i pazienti che hanno assunto Aspirina, mostrando una significativa diminuzione del rischio di recidiva.

Anna Martling, docente di Medicina e Chirurgia molecolare presso il Karolinska Institutet e chirurgo senior, ha sottolineato come questo studio rappresenti un progresso nell’ambito della medicina di precisione. Martling ha evidenziato l’importanza di personalizzare i trattamenti sulla base di informazioni genetiche, il che potrebbe tradursi in un uso più efficiente delle risorse e in una minore sofferenza per i pazienti.

Meccanismi d’azione dell’aspirina nel trattamento del cancro

La comunità scientifica sta indagando come l’Aspirina possa contribuire a ridurre il rischio di recidiva nel cancro al colon-retto. Gli scienziati ipotizzano che il farmaco agisca attraverso vari meccanismi: riduce l’infiammazione, inibisce la funzione piastrinica e limita la crescita tumorale. Questi effetti combinati creano un ambiente meno favorevole alla proliferazione del cancro.

Martling ha osservato che, sebbene non siano ancora completamente chiari tutti i meccanismi molecolari coinvolti, i risultati dello studio supportano l’idea che il trattamento con Aspirina possa rivelarsi particolarmente efficace per gruppi di pazienti con caratteristiche genetiche specifiche. Un aspetto positivo di questa scoperta è rappresentato dall’accessibilità dell’Aspirina, un farmaco ampiamente disponibile e a basso costo, rispetto a molte terapie oncologiche moderne.

L’importanza di questa ricerca non risiede solo nei risultati ottenuti, ma anche nella possibilità di integrare un trattamento già esistente e facilmente reperibile nella cura del cancro al colon-retto, offrendo nuove speranze ai pazienti e ai medici che affrontano quotidianamente questa malattia.

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