Chikungunya, Dengue e West Nile: aumento dei casi, le indicazioni dell’Ordine dei Medici

Rosita Ponti

Settembre 18, 2025

Il vicepresidente della Fnomceo, Giovanni Leoni, ha rilasciato un’intervista in cui ha evidenziato un preoccupante aumento dei casi di malattie infettive in Italia. Durante l’estate del 2025, si è registrato un aumento significativo dei casi autoctoni, il che ha sollevato allerta tra gli esperti del settore sanitario.

Il fenomeno dei casi autoctoni in Italia

L’estate del 2025 ha portato con sé un incremento senza precedenti dei casi di infezioni autoctone nel nostro Paese. Giovanni Leoni, in qualità di vicepresidente della Fnomceo, ha sottolineato che questo fenomeno non è da sottovalutare. Leoni ha spiegato che la stagione estiva, caratterizzata da un aumento della socializzazione e delle attività all’aperto, ha contribuito alla diffusione di malattie che, in precedenza, erano state contenute. Questo aumento ha destato preoccupazione tra i professionisti della salute, poiché implica un cambiamento nelle dinamiche epidemiologiche.

Leoni ha specificato che i casi di infezioni respiratorie e gastrointestinali sono aumentati in modo esponenziale, richiamando l’attenzione su una serie di fattori che hanno favorito questa situazione. Tra questi, l’assenza di misure preventive adeguate e la diminuzione della copertura vaccinale in alcune aree del Paese. Il vicepresidente ha evidenziato l’importanza di mantenere alta l’attenzione e di promuovere campagne di sensibilizzazione per informare la popolazione sui rischi e sulle modalità di prevenzione.

Le misure da adottare

In risposta a questa emergenza sanitaria, Giovanni Leoni ha suggerito una serie di misure da adottare per contenere la diffusione delle malattie. Innanzitutto, è fondamentale incrementare la campagna vaccinale, assicurando che un numero sempre maggiore di persone riceva le vaccinazioni raccomandate. Inoltre, è essenziale promuovere l’igiene personale e le buone pratiche sanitarie, come il lavaggio frequente delle mani e l’uso di mascherine in situazioni a rischio.

Leoni ha anche menzionato l’importanza di un monitoraggio costante della situazione epidemiologica, attraverso la raccolta di dati e l’analisi delle tendenze. Questo approccio permetterebbe di intervenire tempestivamente in caso di nuovi focolai e di garantire che le risorse sanitarie siano allocate in modo efficace.

L’intervento di Giovanni Leoni mette in luce una questione di grande rilevanza per la salute pubblica in Italia. La comunità sanitaria è chiamata a unirsi per affrontare questa sfida e proteggere la popolazione da potenziali epidemie, garantendo un futuro più sicuro e sano.

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