La preoccupazione di Papa Leone per Gaza: “Gli Usa non riescono a influenzare Israele”

Veronica Robinson

Settembre 18, 2025

La Santa Sede si trova al centro di un acceso dibattito internazionale, con il Papa Leone XIV che esprime preoccupazioni sulla crescente frequenza con cui il termine genocidio viene utilizzato. Nel libro-intervista intitolato León XIV: ciudadano del mundo, misionero del siglo XXI, pubblicato il 25 gennaio 2025 in Perù dalla casa editrice Penguin, il Pontefice ha dichiarato che, sebbene esista una definizione tecnica di genocidio, la Santa Sede non si sente in grado di fare dichiarazioni ufficiali al riguardo. Il Papa ha citato due gruppi per i diritti umani in Israele che hanno sollevato interrogativi su questa tematica.

La situazione a Gaza e l’assenza di risposte

Il Pontefice ha messo in evidenza l’attuale situazione a Gaza, sottolineando che Israele non ha risposto agli appelli provenienti dagli Stati Uniti. “Nonostante la pressione esercitata, non so quanto forte sia stata, non c’è stata una risposta chiara da parte di Israele per alleviare le sofferenze degli innocenti a Gaza“, ha affermato il Papa, esprimendo la sua preoccupazione. Ha richiamato l’attenzione sul fatto che, nonostante le chiare dichiarazioni del governo statunitense, inclusa quella del presidente Trump, non ci sono stati progressi tangibili per migliorare le condizioni di vita della popolazione locale. Il Papa ha descritto la situazione come “molto grave”, specialmente per i bambini, che affrontano non solo la povertà, ma anche la fame. Ha sottolineato che non basta fornire cibo, ma è necessario un intervento più ampio che comprenda assistenza medica e aiuti umanitari.

Preoccupazioni per gli Stati Uniti

Riferendosi agli Stati Uniti, Papa Leone XIV ha manifestato la sua inquietudine per alcuni sviluppi recenti. Durante una conversazione con il vicepresidente statunitense, il Papa ha discusso l’importanza della dignità umana e ha espresso la speranza che vengano trovati modi per rispettare e tutelare gli esseri umani nelle politiche adottate. Ha evidenziato la necessità di un approccio più umano e rispettoso nei confronti di tutti, indipendentemente dalle circostanze della loro nascita.

La posizione della Chiesa sulla questione LGBT

Il Papa ha affrontato la questione delle persone LGBT, affermando che, sebbene la Chiesa rimanga aperta a tutti, è improbabile che la sua dottrina riguardante la sessualità e il matrimonio cambi nel prossimo futuro. Ha ribadito che la visione tradizionale del matrimonio come un’unione tra un uomo e una donna, benedetta nel sacramento, rimane ferma. Riconoscendo che questa posizione potrebbe non essere ben accolta da alcuni, il Papa ha chiarito che non vi è intenzione di modificare gli insegnamenti della Chiesa in materia.

Diaconato delle donne e insegnamenti della Chiesa

In merito al diaconato delle donne, Papa Leone XIV ha dichiarato che non ha intenzione di modificare l’insegnamento attuale della Chiesa. Ha esposto che ci sono questioni più ampie da considerare, come il fatto che in alcune parti del mondo il diaconato permanente non è stato adeguatamente sviluppato. Ha chiesto di riflettere sul perché si dovrebbe discutere l’ordinazione delle donne al diaconato se il concetto stesso di diaconato non è ben compreso.

La crisi degli abusi nella Chiesa

Infine, il Papa ha descritto la questione degli abusi all’interno della Chiesa come una “vera e propria crisi”. Ha sottolineato l’importanza di trattare le vittime con il massimo rispetto, riconoscendo che le ferite inflitte possono durare per tutta la vita. Papa Leone XIV ha affermato che la Chiesa sta cercando di implementare nuove legislazioni per affrontare la crisi, tenendo sempre in considerazione il dolore delle vittime e il rispetto per i diritti degli accusati.

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