L’Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano svolge un ruolo cruciale nell’assistenza ai piccoli pazienti affetti da tumori, con un’attenzione particolare ai bambini provenienti da contesti di conflitto, come l’Ucraina e Gaza. Ogni settembre, l’attenzione si concentra su queste problematiche, evidenziando l’impegno dell’istituto nel garantire cure adeguate e nella lotta contro le disuguaglianze sanitarie.
Dal 2022, a causa del conflitto in Ucraina, l’INT ha accolto 33 bambini, offrendo loro supporto e trattamenti adeguati. Recentemente, l’istituto ha ampliato la sua assistenza anche a piccoli pazienti provenienti dalla Striscia di Gaza, collaborando con la rete internazionale St. Jude Children’s Research Hospital. Questo approccio mira a garantire che tutti i bambini, indipendentemente dalla loro origine, abbiano accesso a cure di alta qualità.
Il ruolo dell’istituto nella cura dei tumori pediatrici
Ogni anno, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano accoglie circa 250 nuovi pazienti pediatrici, specializzandosi in tumori solidi e in quelli del sistema nervoso centrale. La dottoressa Maura Massimino, direttrice della Pediatria Oncologica, sottolinea l’importanza di affrontare le disparità nella cura dei tumori. “Ci occupiamo di bambini sfortunati perché si ammalano di cancro, ma anche fortunati perché nati in contesti dove esistono le più alte possibilità di guarigione“, afferma Massimino. A livello globale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha fissato un obiettivo di sopravvivenza del 60% per i tumori, mentre in Italia i tassi di guarigione possono raggiungere l’80-90%. Questa disparità è inaccettabile e richiede un’azione immediata.
Ricerca e follow-up: un impegno costante
La ricerca rappresenta un aspetto fondamentale della missione dell’INT. L’Ambulatorio dei Guariti è un’iniziativa che supporta i bambini e i ragazzi dopo la conclusione delle terapie, garantendo un percorso di reinserimento sociale e sanitario. Qui è stato sviluppato il progetto ‘Passaporto del Guarito’, un’iniziativa europea che raccoglie informazioni cliniche per creare un piano di follow-up personalizzato. Questo strumento consente di monitorare la salute dei pazienti anche dopo la guarigione, supportandoli nel loro percorso di vita.
La dottoressa Massimino conclude: “La relazione di cura accompagna i pazienti non solo durante la malattia, ma anche nella guarigione e nella vita che verrà”. L’INT continua a impegnarsi per garantire che ogni bambino abbia accesso a cure e supporto adeguati, contribuendo così a un futuro migliore per i giovani pazienti oncologici.