Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, ha recentemente inviato una lettera ai dipendenti della storica sede di Piazzetta Cuccia, esprimendo il suo saluto e riflettendo sulle sfide future. Nella missiva, Nagel ha sottolineato l’importanza di affrontare insieme le nuove difficoltà, mantenendo viva la cultura e la diversità che contraddistinguono l’istituto. La lettera, datata 12 gennaio 2025, segna un momento significativo nella storia della banca, alla luce del recente passaggio di proprietà a Monte dei Paschi di Siena (Mps).
Il legame tra conquista e trasformazione
Nagel ha citato Orazio per enfatizzare il legame tra la conquista e la trasformazione, affermando che “Graecia capta ferum victorem cepit”, un richiamo alla conquista di Mediobanca da parte di Mps. Questo verso rappresenta un monito sulla necessità di valorizzare le competenze e il patrimonio umano della banca, che, secondo Nagel, non può essere trascurato dalla nuova gestione.
Il percorso di crescita di Mediobanca
Il dirigente ha ripercorso i suoi oltre 34 anni in Mediobanca, di cui 22 come leader, evidenziando il percorso di crescita e rinnovamento realizzato grazie all’impegno dei dipendenti. Ha sottolineato come la banca abbia sempre puntato sul talento, aumentando il numero dei collaboratori fino a 6.200, contrariamente ad altri istituti che hanno dovuto affrontare pesanti ristrutturazioni. Inoltre, ha messo in evidenza la distribuzione di circa 8,5 miliardi di euro agli azionisti, senza mai ricorrere ad aumenti di capitale, con un ritorno per gli azionisti del 500%.
I cambiamenti nell’azionariato di Mediobanca
Nagel ha anche menzionato i cambiamenti nell’azionariato di Mediobanca, notando che nel 2004 il 55% del capitale era vincolato in un patto di sindacato, mentre nel 2019, con la riduzione di tale accordo, la banca si è trasformata in una vera public company. Dalla fine del 2020, si è assistito a un ritorno di azionisti stabili, a discapito del mercato, segnalando un’evoluzione significativa nella struttura proprietaria della banca.