Roma, aggredito per la sua omosessualità: “Non temo, cerco giustizia”

Rosita Ponti

Settembre 18, 2025

Un giovane di 25 anni, Alessandro, è stato vittima di un’aggressione omofoba avvenuta nei giorni scorsi nel cuore di Roma. Secondo quanto riportato, il ragazzo è stato prima oggetto di insulti e offese legate alla sua orientamento sessuale, per poi essere aggredito fisicamente da un gruppo di dieci individui. La testimonianza di Alessandro è stata raccolta dalla giornalista Gemma Giovannelli, che ha documentato l’accaduto.

Il racconto dell’aggressione

Alessandro, mentre si trovava in una delle zone più affollate della capitale, ha subito un attacco violento da parte di un branco di aggressori. I membri del gruppo, dopo averlo bersagliato con insulti omofobi, lo hanno colpito con calci e pugni, lasciandolo ferito e scosso. Il giovane ha invitato i testimoni presenti a farsi avanti per contribuire a identificare i colpevoli e a denunciare l’accaduto. La sua richiesta è un appello alla comunità affinché non si tollerino più episodi di violenza e discriminazione.

Fabrizio Marrazzo, portavoce di un’associazione per i diritti LGBTQ+, ha espresso solidarietà ad Alessandro, sottolineando l’importanza di combattere l’odio e la violenza di genere. Marrazzo ha esortato le autorità a prendere seriamente in considerazione questo tipo di crimine, affinché episodi simili non si ripetano in futuro. L’aggressione ha suscitato un forte dibattito pubblico, richiamando l’attenzione su un problema che purtroppo continua a affliggere la società italiana.

Reazioni e conseguenze

La notizia dell’aggressione ha scatenato una serie di reazioni sui social media, dove molti utenti hanno espresso la loro indignazione e hanno manifestato solidarietà nei confronti di Alessandro. Le istituzioni locali sono state sollecitate a prendere misure più incisive per garantire la sicurezza delle persone, in particolare della comunità LGBTQ+.

L’episodio ha riacceso il dibattito sull’omofobia in Italia, un problema che, nonostante i progressi legislativi, continua a manifestarsi in forme violente. Diverse associazioni hanno chiesto una maggiore sensibilizzazione e formazione su questi temi, per educare la popolazione e prevenire futuri atti di violenza.

Alessandro, dopo aver sporto denuncia, spera che la sua esperienza possa servire da monito e da stimolo per altri che si trovano in situazioni simili. La sua volontà di far luce sull’accaduto è un passo importante verso la lotta contro l’odio e la discriminazione, un messaggio che risuona forte in una società che deve ancora fare i conti con il pregiudizio.

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