Sequestro di beni per il TikToker coinvolto nel video con Rita De Crescenzo

Veronica Robinson

Settembre 18, 2025

Il 8 agosto 2023, un video che ha suscitato notevole attenzione è stato girato all’interno del Consiglio Regionale della Campania, dove il tiktoker Angelo Napolitano, insieme alla collega Rita De Crescenzo, ha cantato l’inno nazionale sventolando il tricolore nell’ufficio del consigliere regionale Pasquale Di Fenza, esponente di “Azione”, successivamente espulso dal partito.

Angelo Napolitano, 47 anni, è l’amministratore della “Am Distribution Srl”, una società attiva nel commercio di telefoni cellulari ed elettrodomestici, con sedi a Casalnuovo e Napoli, nota anche come “Napolitano store”. La sua azienda è recentemente finita nel mirino delle autorità per presunti illeciti.

Sequestro di beni da parte della Guardia di Finanza

Le indagini condotte dalla Procura di Nola hanno portato i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli a eseguire un decreto di sequestro preventivo. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, ha riguardato beni mobili e immobili per un valore complessivo di 5.740.561 euro nei confronti della “Am Distribution Srl”. Questa società, con sede a Casalnuovo di Napoli, è specializzata nella vendita di elettrodomestici e telefoni cellulari.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la società utilizzava un sistema di vendita basato su un doppio listino prezzi, applicando sconti per i pagamenti in contante. Negli ultimi anni, “Am Distribution Srl” ha registrato una crescita del fatturato anomala e esponenziale, passando da 2,2 milioni di euro nel 2017 a 20,8 milioni di euro nel 2023, come riportato nella nota del procuratore Marco Del Gaudio. Questa crescita ha destato sospetti tra gli investigatori, che hanno richiesto il sequestro dei beni della società e del suo rappresentante legale.

Dettagli sul sequestro e le indagini

Il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Nola ha accolto la richiesta della Procura, ordinando il sequestro preventivo dei beni di Napolitano, formalmente considerato nullatenente. Tra i beni sequestrati figurano un immobile situato a Napoli nel quartiere Gianturco e uno yacht di 16,5 metri, entrambi intestati fittiziamente a terzi. Queste misure sono state adottate per garantire il recupero delle somme dovute in caso di condanna.

Le indagini continuano per accertare la verità sui flussi finanziari dell’azienda e per valutare eventuali ulteriori responsabilità. La vicenda ha sollevato interrogativi non solo sulla regolarità delle pratiche commerciali di “Am Distribution Srl”, ma anche sull’uso dei social media come strumento di marketing e promozione, in questo caso legato a un personaggio pubblico come Napolitano. La situazione rimane sotto osservazione da parte delle autorità competenti, mentre l’attenzione mediatica su questa storia continua a crescere.

×