Strage del Mottarone: tre accusati richiedono di patteggiare la pena

Rosita Ponti

Settembre 18, 2025

Luigi Nerini, il titolare delle Ferrovie del Mottarone, ha avanzato una richiesta di patteggiamento per una pena di 3 anni e 10 mesi in relazione all’incidente della funivia avvenuto il 23 maggio 2021, che ha causato la morte di 14 persone. Anche Enrico Perocchio, direttore d’esercizio, e Gabriele Tadini, capo servizio dell’impianto, hanno presentato istanze di patteggiamento, rispettivamente per pene di 3 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi. La decisione sulle richieste sarà presa dal Giudice dell’udienza preliminare di Verbania, Gianni Macchioni.

Il ruolo della procura

La Procura ha anche suggerito il proscioglimento di Martin Leitner, consigliere delegato della società, e di Peter Rabanser, responsabile del Customer Service. Questo caso ha suscitato notevole attenzione pubblica e ha portato a un dibattito approfondito sulla sicurezza degli impianti di risalita in Italia. L’incidente del 2021 ha sollevato interrogativi sulla gestione e la manutenzione delle funivie, evidenziando la necessità di un controllo più rigoroso e di standard di sicurezza più elevati nel settore.

Implicazioni per le famiglie delle vittime

Il processo e le decisioni del Gup rappresentano un momento cruciale per le famiglie delle vittime, che cercano giustizia e chiarezza su quanto accaduto. La sentenza attesa potrebbe avere ripercussioni significative non solo per i coinvolti direttamente, ma anche per l’intera industria del trasporto a fune, che si trova a dover affrontare sfide sempre più complesse in materia di sicurezza e fiducia del pubblico.

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