C’è un clima di ansia e paura tra gli studenti della scuola di Paolo, il giovane che ha tragicamente deciso di togliersi la vita a Latina. La sua vicenda ha scosso profondamente la comunità, portando i compagni di classe a chiedersi se i bulli siano ancora attivi e se possano colpire nuovamente. Le parole del fratello di Paolo, che ha confermato che il ragazzo era “vittima di bullismo“, risuonano forti tra i genitori, i quali ora preferiscono accompagnare i propri figli a scuola in auto per evitare incontri imbarazzanti e potenzialmente pericolosi. “Sono sconvolti, stanno affrontando una cosa molto più grande di loro”, raccontano i genitori, evidenziando lo stato di angoscia che ha colpito le famiglie.
Il sindaco: “Tutti si sentono additati”
Il tema della paura è stato sollevato anche da Franco Taddeo, sindaco di San Cosma e Damiano, il paese dove Paolo frequentava la scuola. In un’intervista rilasciata ai quotidiani Corriere della Sera e Il Messaggero, ha evidenziato come gli studenti si sentano “accerchiati” e “spaventati”. “È stato un grande shock per il paese”, ha affermato, esprimendo preoccupazione per le conseguenze che questo evento avrà sulla comunità e sull’istituto che, fino a poco tempo fa, era in crescita. “Con i mezzi pubblici non viaggia quasi nessuno, proprio per evitare incontri”, ha aggiunto Taddeo, sottolineando il clima di tensione che pervade la scuola.
Ai funerali “alcuni ridevano”
La madre di Paolo ha condiviso il suo dolore con Il Messaggero, rivelando che l’unico ragazzo con cui Paolo si trovava bene era “educato proprio come lui”. Questo giovane, presente al funerale, è stato l’unico a mostrare affetto alla famiglia, porgendo le sue condoglianze. Tuttavia, tra i presenti al funerale c’erano anche altri studenti che, secondo i racconti, “ridevano, sembrava fossero a una festa”. Gina Antonetti, preside dell’istituto, ha confermato la presenza di tutti gli studenti della classe, evidenziando la partecipazione del corpo docente, compresi i professori non più in servizio.
Le altre testimonianze: “Anche mio figlio è stato preso di mira dai bulli”
Emergono ulteriori testimonianze di episodi di bullismo all’interno della scuola frequentata da Paolo. Un padre ha raccontato al Messaggero che suo figlio, un ragazzo con disabilità, è stato vittima di un gruppo di bulli. Dopo aver sollecitato più volte l’istituto a intervenire, ha minacciato di coinvolgere i carabinieri, e solo allora la situazione è cambiata. Un’altra testimonianza proviene da una ragazza che ha descritto le vessazioni subite dal fratello, costretto a cambiare scuola a causa delle continue prese in giro. Entrambi i genitori sottolineano che la scuola sembra non comprendere la gravità di tali atti, ritenendo che i ragazzi debbano affrontare le difficoltà da soli.
A scuola arriva lo psicologo
In risposta alla drammatica situazione, il Comune di Santi Cosma e Damiano ha deciso di finanziare l’intervento di uno psicologo per supportare gli studenti in questo periodo difficile. Gli insegnanti hanno avviato incontri con gli alunni per discutere l’accaduto e affrontare le emozioni suscitate dalla morte di Paolo. Per onorare la sua memoria, è stata organizzata una fiaccolata in programma per sabato 20 settembre, un momento di riflessione e solidarietà per tutta la comunità.