La Cgil ha lanciato un appello urgente per porre fine a ogni forma di intervento militare nella Striscia di Gaza. L’organizzazione sindacale, in una nota ufficiale, ha sottolineato l’importanza di garantire corridoi umanitari e di proteggere la popolazione civile, evidenziando la necessità di sostenere tutte le missioni umanitarie attualmente attive, tra cui la Global Sumud Flottilla. Queste misure sono considerate prioritarie e imprescindibili.
Richiesta di sospensione della cooperazione
In un contesto di crescente tensione, la Cgil ha chiesto la sospensione di ogni forma di cooperazione commerciale e militare con Israele fino a quando non si fermeranno le ostilità a Gaza e l’occupazione della Cisgiordania. La richiesta è chiara: è fondamentale adottare azioni concrete per rimuovere l’embargo umanitario e riconoscere ufficialmente lo stato di Palestina.
Iniziativa per una conferenza di pace
I rappresentanti della Cgil hanno esortato i governi e le istituzioni internazionali a intervenire senza indugi per fermare la crisi in corso, proponendo la convocazione di una conferenza di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite. Questa iniziativa è vista come un passo cruciale per affrontare la situazione attuale e per promuovere un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte.
Mobilitazione per la pace
L’appello della Cgil non si limita a questioni relative a Gaza, ma si estende a una mobilitazione più ampia per la pace, con un focus particolare sulla situazione in Ucraina. L’organizzazione ha ribadito l’importanza di un impegno costante contro tutte le guerre, sottolineando che il diritto alla pace è un obiettivo fondamentale da perseguire. La Cgil si prepara a organizzare azioni di sciopero e mobilitazione, senza escludere ulteriori iniziative di carattere generale, per sostenere la sua posizione e il suo impegno verso la pace in tutte le sue forme.