Un milione di sfollati: una crisi umanitaria in corso nel mondo

Veronica Robinson

Settembre 19, 2025

La situazione a Gaza continua a deteriorarsi, con un numero crescente di profughi che cercano disperatamente di sfuggire alla violenza. Secondo l’Ufficio Onu per gli affari umanitari, il numero di sfollati nella Striscia ha superato il milione, un dato allarmante che evidenzia la gravità della crisi in corso. Le operazioni militari israeliane stanno intensificandosi, e le ultime linee di sopravvivenza per i civili stanno crollando.

La condizione degli sfollati a Gaza

Il portavoce dell’Onu, Stephane Dujarric, ha comunicato che, in soli cinque giorni, undici strutture dell’Agenzia Onu per il soccorso e l’occupazione, utilizzate come rifugi di emergenza, sono state danneggiate da colpi diretti o indiretti. Queste strutture, che accoglievano circa 11 mila persone a Gaza City, rappresentano una risorsa vitale per chi cerca di trovare un luogo sicuro. La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che il numero di sfollati continua a crescere rapidamente. Dall’interruzione del cessate il fuoco a metà marzo, il numero di persone costrette a lasciare le proprie case è aumentato drasticamente, con circa 200 mila nuovi sfollati registrati nell’ultimo mese. Di questi, 56 mila hanno lasciato le loro abitazioni solo nell’ultima settimana.

Le immagini di persone che dormono per strada o in tende di fortuna sono diventate una triste realtà quotidiana. Ogni sfollato porta con sé una storia di sofferenza e disperazione, un fardello che si è accumulato in quasi due anni di conflitto. La mancanza di un luogo sicuro dove rifugiarsi rende la fuga un’azione disperata e rischiosa. La comunità internazionale osserva con preoccupazione, ma le soluzioni sembrano lontane.

Le conseguenze umanitarie del conflitto

La crisi umanitaria a Gaza non è solo una questione di numeri, ma coinvolge anche la vita di milioni di persone. La scarsità di cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria è diventata una realtà drammatica. Le famiglie si trovano a dover affrontare non solo la paura dei bombardamenti, ma anche la mancanza di risorse fondamentali per la sopravvivenza.

L’Onu ha lanciato appelli urgenti per un aumento degli aiuti umanitari, ma la situazione sul campo rimane critica. Le organizzazioni umanitarie faticano a raggiungere le persone nel bisogno a causa della violenza e delle restrizioni imposte. La comunità internazionale è chiamata a intervenire, ma le risposte sono spesso lente e insufficienti rispetto all’entità della crisi.

In questo contesto, la vita quotidiana dei civili a Gaza è segnata da una costante incertezza e paura. Le famiglie si ritrovano a dover prendere decisioni impossibili, cercando di proteggere i propri cari mentre affrontano una realtà sempre più insostenibile. La speranza di un futuro migliore sembra lontana, mentre la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione.

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