Esplosione in un’azienda del Casertano: probabile origine da una saldatrice

Veronica Robinson

Settembre 20, 2025

Subito dopo l’esplosione che ha causato la morte di tre operai, il silos si presentava in condizioni disastrose, completamente accartocciato. Secondo le prime ricostruzioni, una scintilla proveniente da una saldatrice potrebbe essere stata sufficiente a innescare l’esplosione dei vapori compressi all’interno di un silos contenente oli esausti. Questa è l’ipotesi principale che gli investigatori stanno esaminando per chiarire la tragica vicenda avvenuta a Marcianise, nel Casertano, il 15 febbraio 2025.

Dettagli sulle vittime

Non si sono registrati incendinubi tossiche, ma solo un boato assordante che ha proiettato i corpi a decine di metri di distanza. Le vittime di questa strage sul lavoro sono Pasquale De Vita, titolare dell’azienda, Ciro Minopoli, suo cognato e rappresentante per la sicurezza, e l’operaio Antonio Donadeo. L’azienda, una piccola realtà con soli 17 lavoratori, era caratterizzata da un ambiente familiare, dove tutti si conoscevano. Solo pochi anni fa, l’impresa aveva subito un sequestro amministrativo e si trovava ancora in causa per un risarcimento.

Impatto sulla comunità

Le mura di quella fabbrica, che un tempo rappresentavano un luogo di lavoro, hanno restituito solo dolore e disperazione. Dietro ognuna delle vittime ci sono famiglie distrutte, con figli e wives che oggi piangono la perdita di chi non tornerà più a casa. La comunità di Marcianise è scossa da questa tragedia, che pone nuovamente l’accento sulla necessità di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, affinché simili incidenti non si ripetano.

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