Giubileo della Giustizia: il Papa afferma che la giustizia è assente in condizioni disumane

Rosita Ponti

Settembre 20, 2025

Papa Leone, durante un discorso tenuto il 12 gennaio 2025 in Piazza San Pietro, ha esposto una riflessione profonda sul tema della giustizia, richiamando le parole di Sant’Agostino. Il Pontefice ha sottolineato che “è impossibile avere diritti in uno Stato privo di vera giustizia”, evidenziando la necessità di una giustizia che vada oltre le norme formali, per abbracciare le reali esigenze delle persone.

Il Papa ha posto l’accento sulla condizione di molti popoli nel mondo, che vivono in situazioni di ingiustizia e disuguaglianza, esprimendo la loro “fame e sete di giustizia”. Queste parole sono state pronunciate in un contesto in cui le ingiustizie sociali e le violazioni dei diritti umani sono all’ordine del giorno, rendendo urgente una riflessione collettiva sui valori fondamentali della giustizia.

Il ruolo della giustizia evangelica

Nella sua catechesi, Papa Leone ha chiarito che la giustizia evangelica non si oppone a quella umana, ma piuttosto la interroga e la rimodella. Ha affermato che la giustizia deve spingersi oltre, promuovendo la riconciliazione e il bene comune. “Il male non va solo sanzionato, ma riparato”, ha dichiarato, invitando a uno sguardo profondo verso il bene delle persone. Questo approccio implica una responsabilità collettiva nel garantire che ogni individuo possa vedere rispettati i propri diritti e la propria dignità.

Il Pontefice ha messo in evidenza che la giustizia si realizza quando si tende verso gli altri, e quando si garantisce a ciascuno ciò che gli è dovuto. Ha riconosciuto che l’uguaglianza formale di fronte alla legge non è sufficiente, poiché esistono discriminazioni che impediscono l’accesso equo alla giustizia. In questo contesto, la vera uguaglianza è quella che permette a tutti di realizzare le proprie aspirazioni e di vedere garantiti i diritti fondamentali.

La necessità di un impegno personale

Papa Leone ha enfatizzato che avere “fame e sete” di giustizia implica la consapevolezza che essa richiede uno sforzo personale. “Interpretare la legge nella misura più umana possibile” è un compito che spetta a tutti, per tendere a una giustizia più grande, che trascenda le situazioni particolari. Questo impegno richiede una riflessione continua sui valori comuni e condivisi, che devono ispirare le norme e le leggi, fondamentali per il funzionamento delle istituzioni.

Il Pontefice ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di esprimere al meglio l’esercizio della giustizia, sempre a servizio del popolo e con lo sguardo rivolto a Dio. Solo così si può rispettare pienamente la giustizia, il diritto e la dignità delle persone. In un mondo che spesso sembra dimenticare questi principi, le parole di Papa Leone risuonano come un invito a non perdere di vista l’essenza della giustizia e a lavorare insieme per un futuro più equo e giusto per tutti.

×