Un incendio di proporzioni enormi ha colpito la raffineria di petrolio di Novokuibyshevsk, situata nell’Oblast’ di Samara, in Russia, a seguito di un’esplosione causata da un drone ucraino. Questo impianto, di proprietà del gruppo Rosneft Oil Company, è uno dei più importanti della regione del Volga e la notizia ha rapidamente fatto il giro dei social media, generando commenti e reazioni da parte di Kiev.
Storia della raffineria
La raffineria, inaugurata nel 1951, ha una storia significativa poiché è stata tra le prime strutture sovietiche dedicate alla produzione di carburante per aerei e lubrificanti per razzi e automobili. Attualmente, la sua capacità di raffinazione si attesta tra gli 8 e i 9 milioni di tonnellate di petrolio all’anno, secondo quanto riferito da fonti ucraine.
Implicazioni dell’evento
L’evento ha sollevato interrogativi riguardo alla sicurezza delle infrastrutture strategiche in Russia e ha evidenziato le tensioni in corso tra i due paesi. La raffineria di Novokuibyshevsk, essendo un impianto cruciale per l’industria energetica russa, rappresenta un obiettivo significativo in questo contesto di conflitto.