Studente di 14 anni si suicida, l’addio nella chat di classe: “Lasciatemi un posto in prima fila”

Veronica Robinson

Settembre 20, 2025

Nella serata del 31 agosto 2025, a pochi passi dall’inizio del nuovo anno scolastico, si è consumata una tragedia a Latina. Paolo Mendico, un ragazzo di soli 14 anni, ha deciso di porre fine alla sua vita, un gesto che sembra essere il tragico epilogo di un periodo segnato dal bullismo subito. Le ultime ore del giovane, tuttavia, non mostrano segni di sofferenza, come evidenziato dai messaggi scambiati nella chat di classe.

Il gruppo di amici e la chat

Il gruppo di amici si era riunito online per organizzare i posti a sedere per il giorno successivo. Paolo, con un tono apparentemente sereno, aveva chiesto di essere collocato in prima fila: “Vorrei stare in prima fila, lasciatemi libero uno di quei banchi”. La risposta dei compagni fu semplice e positiva: “Ok, va bene”. Questi scambi, che riflettono un clima di normalità tra i ragazzi, si sono rivelati tragicamente ingannevoli.

La reazione della comunità

Poche ore dopo, la realtà si è trasformata in un incubo. La comunità di Latina è rimasta scossa dalla notizia della morte di Paolo, un evento che ha riacceso il dibattito sul bullismo e le sue conseguenze devastanti. Nonostante l’apparente serenità mostrata nei messaggi, la sofferenza interiore del ragazzo era profonda e silenziosa, un aspetto che spesso caratterizza le vittime di questo fenomeno.

Interventi e responsabilità

La situazione ha sollevato interrogativi su come si possa intervenire per prevenire simili tragedie. Gli esperti avvertono che è fondamentale promuovere un clima scolastico inclusivo e supportivo, dove ogni ragazzo possa sentirsi al sicuro e accettato. La storia di Paolo è un richiamo urgente a tutti noi per combattere il bullismo e garantire che nessun altro giovane debba affrontare una sofferenza così profonda e solitaria. La comunità è chiamata a riflettere sulle proprie responsabilità e a lavorare insieme per creare un ambiente più sicuro per tutti i ragazzi.

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