La stagione venatoria ha preso avvio oggi, 1° ottobre 2025, e si protrarrà fino al 31 gennaio. Questo evento coinvolge circa 500mila cacciatori in tutta Italia. Ogni Regione ha la facoltà di stabilire quali specie siano cacciabili, e molte di esse hanno scelto di anticipare l’inizio della stagione, il che porterà a una chiusura anticipata in proporzione.
Normativa sulla caccia
La normativa che regola la caccia risale al 1992 e attualmente è in discussione al Senato una proposta di riforma che prevede modifiche su 18 articoli. Tra i temi più controversi vi è la gestione della fauna selvatica. Il disegno di legge in discussione prevede la possibilità per gli imprenditori agricoli di partecipare attivamente ai piani di contenimento delle popolazioni di alcune specie animali, a condizione che siano in possesso di una licenza venatoria e di una formazione specifica.
Gestione degli squilibri ecologici
Quest’anno, in particolare, si prevede un’attenzione particolare alla gestione degli squilibri ecologici causati da alcune specie invasive. Tra queste, l’ibis sacro, un uccello di origine africana, è stato incluso nel novero delle specie cacciabili. La presenza di questo volatile, che ha colonizzato il territorio italiano, ha provocato danni significativi alle coltivazioni, spingendo le autorità a prendere misure per contenere la sua popolazione.
Importanza della stagione venatoria
La stagione venatoria rappresenta quindi un momento cruciale non solo per i cacciatori, ma anche per la gestione della biodiversità e la protezione delle risorse agricole nel nostro Paese.