Droni e conflitti moderni: l’evoluzione tra esacotteri e Fpv ucraini con intelligenza artificiale

Veronica Robinson

Settembre 21, 2025

Il 15 settembre 2025, l’Ucraina ha ufficialmente avviato la produzione su larga scala di una nuova generazione di droni da combattimento, caratterizzati da sistemi di guida avanzati basati sull’intelligenza artificiale. Questo sviluppo rappresenta un’importante evoluzione tecnologica nel contesto del conflitto con la Russia, un confronto che continua a non essere equilibrato. La situazione ricorda il mito di Davide e Golia, con l’Ucraina che si presenta come un avversario agile e innovativo, mentre Mosca appare ingombrante ma potente.

I droni FPV: una nuova era di combattimento

I droni FPV (first person view) rappresentano una delle innovazioni più significative nel panorama bellico ucraino. Tra questi, spicca il modello Vyriy-10, presentato dal canale governativo United24 Media. Questi droni sono progettati per operazioni di attacco e sorveglianza, grazie alla loro capacità di manovra e all’integrazione di sistemi di guida basati sull’intelligenza artificiale. L’adozione di tali tecnologie sta cambiando il modo in cui si combatte, rendendo i droni un elemento cruciale nelle strategie militari moderne.

La potenza e la precisione di questi dispositivi sono state dimostrate in diverse operazioni, dove i droni FPV ucraini hanno raggiunto e distrutto obiettivi nemici, come i veicoli kamikaze russi. La loro capacità di operare in ambienti complessi, anche in presenza di contromisure elettroniche, rappresenta un vantaggio significativo per le forze ucraine. Le immagini e i video condivisi sui social media mostrano chiaramente l’efficacia di questi droni nel colpire bersagli di piccole dimensioni, come truppe nemiche e veicoli militari.

La tecnologia di supporto: lotta elettronica e droni specializzati

Un elemento chiave nell’operatività dei droni ucraini è il modulo di guida terminale TFL-1, che consente di mantenere il controllo del velivolo anche in scenari ad alta interferenza. Questo sistema di intelligenza artificiale è progettato per affrontare le sfide poste dalle contromisure elettroniche russe, rendendo i droni più resilienti e difficili da neutralizzare.

In questo contesto, emerge anche il drone noto come Baba Yaga, sviluppato dall’azienda ucraina Skyfall. Con la sua telecamera termica, il drone è in grado di identificare obiettivi fino a 120 metri di distanza, rendendolo un’arma efficace per attacchi rapidi. La sua presenza sui canali di propaganda bellica ucraina evidenzia il suo ruolo nel dimostrare la capacità dell’esercito di colpire obiettivi nemici con precisione.

Esacotteri e il futuro della guerra

Un altro aspetto interessante della tecnologia dronistica ucraina è rappresentato dagli esacotteri, droni dotati di sei eliche, utilizzati per la ricognizione e il supporto tattico. Questi dispositivi, compresi i nano-droni, sono impiegati per operazioni di sorveglianza e monitoraggio, contribuendo a fornire informazioni strategiche alle forze armate.

Secondo gli analisti, l’adozione di droni avanzati potrebbe segnare un cambiamento significativo nel conflitto. Fino ad ora, le forze russe hanno fatto affidamento su sofisticati sistemi di guerra elettronica per neutralizzare i droni ucraini, ma l’innovazione tecnologica potrebbe rendere tali strategie meno efficaci.

La produzione massiccia di droni da parte della Russia, stimata tra 800 e 1000 unità al giorno, rappresenta una sfida per l’Ucraina. Tuttavia, l’evoluzione della tecnologia dronistica potrebbe rendere la guerra del futuro un confronto ancor più drammatico e complesso, mantenendo viva la metafora di Davide contro Golia, ma con risvolti che potrebbero rivelarsi tragici.

×