Papa Leone: “Popoli oppressi da violenza e indifferenza, non restiamo in silenzio”

Rosita Ponti

Settembre 21, 2025

La Chiesa si trova di fronte a sfide innegabili, non può ignorare le crisi che affliggono il pianeta, specialmente in un periodo caratterizzato da conflitti e instabilità. Questo è il messaggio di Papa Leone XIV, il quale ha espresso la sua preoccupazione durante l’omelia tenuta il 15 gennaio 2025 nella parrocchia vaticana di Sant’Anna.

Il richiamo alla solidarietà

Durante la celebrazione, il Pontefice ha messo in evidenza come molte comunità siano attualmente colpite dalla violenza e dall’indifferenza. “Intere popolazioni – ha dichiarato Papa Leone XIV – vengono oggi travolte dalla violenza e, ancor di più, da una spudorata indifferenza che le condanna a un destino di miseria“. Con queste parole, il Papa ha sottolineato la necessità di un intervento attivo da parte della Chiesa e dei suoi fedeli, affinché non si rimanga passivi di fronte a tali sofferenze. L’invito è chiaro: non si tratta solo di una questione di fede, ma di un impegno morale e sociale.

Un messaggio di speranza

Papa Leone XIV ha esortato i presenti a non perdere la speranza, anche in un contesto globale segnato dalla guerra. “Vi incoraggio – ha affermato – a perseverare con fiducia, certi che lo Spirito di Dio converte i nostri cuori”. Questa affermazione mira a rafforzare la fede dei fedeli, invitandoli a diventare agenti di cambiamento attraverso l’amore e la carità. Il Pontefice ha sottolineato l’importanza dell’Eucaristia come fonte di nutrimento spirituale, che può trasformare i cuori e guidare le persone verso la pace.

Il ruolo della comunità

In un momento in cui il mondo sembra sempre più diviso, Papa Leone XIV ha richiamato l’attenzione sull’importanza della comunità. “Possiamo diventare autentici testimoni di carità e di pace“, ha detto, incoraggiando i fedeli a unirsi per affrontare le ingiustizie e a lavorare insieme per un futuro migliore. Questo appello alla responsabilità collettiva è fondamentale per costruire una società più giusta e solidale, in cui ogni individuo possa sentirsi parte di un disegno più grande.

La celebrazione nella parrocchia di Sant’Anna si è conclusa con un forte richiamo all’azione, un invito a non rimanere in silenzio di fronte alle ingiustizie, ma a essere protagonisti attivi nella costruzione di un mondo più equo e pacifico.

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