Proteste a Manila contro la corruzione per i “progetti fantasma” anti-allagamento

Veronica Robinson

Settembre 21, 2025

La manifestazione a Manila, nelle Filippine, ha visto scoppiare violenti scontri e arresti il 21 settembre 2025, quando migliaia di cittadini hanno preso parte a un evento di protesta contro i presunti scandali di corruzione legati ai progetti di controllo delle inondazioni, definiti “fantasma”. Questi progetti, secondo le accuse, avrebbero comportato costi enormi per i contribuenti, con miliardi di pesos spesi senza risultati tangibili, coinvolgendo legislatori, funzionari pubblici e imprenditori che avrebbero ricevuto ingenti tangenti.

Dettagli della manifestazione

Durante la protesta, riportata dal quotidiano Inquirer, un gruppo di manifestanti, vestiti di nero e con il volto coperto, si è diretto verso il ponte Mendiola. La loro intenzione era quella di superare la barricata della polizia antisommossa, posizionata sulla strada che conduce al palazzo Malacañan, residenza ufficiale del presidente. La tensione era palpabile, con i manifestanti che cercavano di esprimere la loro frustrazione accumulata nei confronti di un governo che, secondo loro, ignorava le loro esigenze.

Simboli e atti di protesta

Durante l’evento, molti partecipanti hanno sventolato la bandiera filippina, mentre altri hanno esibito uno striscione nero con il Jolly Roger, simbolo della famosa serie manga e anime giapponese One Piece. Questo gesto ha rappresentato un chiaro richiamo alla lotta contro l’ingiustizia e la corruzione. Gli scontri si sono intensificati quando alcuni manifestanti hanno lanciato pietre verso le forze dell’ordine, culminando con l’incendio di almeno un veicolo. Le autorità hanno confermato l’arresto di almeno 17 persone e hanno segnalato che alcuni agenti di polizia hanno riportato ferite lievi nel corso degli scontri.

Reazioni del governo e misure di sicurezza

La rabbia popolare nei confronti dei “progetti fantasma” è aumentata notevolmente dopo che il presidente Ferdinand Marcos ha fatto di questo tema uno dei punti centrali della sua agenda, in seguito a settimane di devastanti inondazioni. Marcos ha espresso comprensione per le proteste, affermando di non biasimare “nemmeno un po’” i cittadini, ma ha anche esortato a mantenere un clima di pacificazione durante le manifestazioni. Per garantire la sicurezza e mantenere l’ordine pubblico, la Polizia Nazionale Filippina ha dispiegato un contingente di 50 mila uomini in tutta la capitale, dimostrando l’impegno delle autorità nel gestire la situazione e prevenire ulteriori escalation di violenza.

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