La guerra in Ucraina entra nel suo 1306° giorno, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che sottolinea l’importanza del sostegno europeo mentre attende misure più incisive dagli Stati Uniti. Recentemente, il Pentagono ha comunicato una riduzione degli aiuti militari ai paesi baltici, un cambiamento significativo che potrebbe influenzare la sicurezza della regione.
La riduzione degli aiuti militari ai paesi baltici
Verso la fine di agosto 2025, alcuni funzionari del Pentagono hanno avuto un incontro con diplomatici europei, durante il quale è emersa l’intenzione degli Stati Uniti di ridurre i fondi militari destinati a Lettonia, Lituania ed Estonia, paesi che fanno parte della NATO e condividono un confine con la Russia. Secondo quanto riportato da Reuters, un funzionario del Pentagono ha esortato l’Europa a diventare meno dipendente dagli Stati Uniti, suggerendo che l’amministrazione Trump intende concentrare le proprie risorse su altre priorità nazionali, in particolare sulla difesa interna. Questa decisione ha suscitato preoccupazioni tra i paesi baltici, che temono per la loro sicurezza in un contesto di crescente aggressività russa.
Incidenti aerei sopra Tallinn
Il 5 luglio 2025, tre jet russi Mig-31 hanno violato lo spazio aereo dell’Estonia, ignorando i segnali di avvertimento dei caccia F-35 italiani, che erano stati inviati nell’ambito della missione di pattugliamento aereo della NATO nel Baltico. Il colonnello Ants Kiviselg, comandante del Centro di intelligence militare estone, ha dichiarato all’agenzia di stampa AP che è ancora da verificare se la violazione sia stata intenzionale. Tuttavia, ha sottolineato che i piloti russi non hanno rappresentato una minaccia militare immediata. Kiviselg ha evidenziato come i piloti russi abbiano riconosciuto le comunicazioni dei colleghi italiani, ma le abbiano ignorate, rimanendo nello spazio aereo estone per un periodo prolungato. La situazione solleva interrogativi sulle intenzioni dei piloti russi e sulla loro condotta in tali circostanze.
Reazione della Repubblica Ceca alle violazioni russe
Il presidente della Repubblica Ceca, Petr Pavel, ha affermato che la NATO deve adottare una risposta adeguata alle continue violazioni da parte della Russia, compresa l’opzione di abbattere i jet russi. Pavel ha dichiarato che la Russia deve rendersi conto di aver superato i limiti accettabili e ha avvertito che la situazione potrebbe portare a un conflitto. Le sue dichiarazioni seguono la denuncia dell’Estonia riguardo alla violazione del suo spazio aereo da parte dei Mig-31 russi. Mosca ha negato qualsiasi violazione, ma Tallinn ha ribadito la sua posizione, respingendo le affermazioni russe.
Zelensky chiede sanzioni più severe
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rinnovato il suo appello agli Stati Uniti affinché adottino sanzioni più severe contro la Russia. In un messaggio su Telegram, ha espresso gratitudine per il supporto dell’Unione Europea, sottolineando che molte delle sue proposte sono state incluse nel 19° pacchetto di sanzioni dell’UE. Tuttavia, ha evidenziato che ora è fondamentale che anche gli Stati Uniti prendano misure decisive. Zelensky ha firmato nuove misure contro Mosca, mirate a colpire i propagandisti russi, coloro che operano nei territori occupati e chi destabilizza la Moldavia per conto di Mosca.
Putin: apertura al dialogo e alla cooperazione
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato, in un videomessaggio trasmesso durante l’Intervision International Music Contest il 6 luglio 2025, che la Russia rimane aperta al dialogo e alla cooperazione. Ha sottolineato l’importanza della giustizia nel contesto globale e il diritto dei popoli a uno sviluppo libero. Putin ha evidenziato come l’Intervision abbia svolto un ruolo significativo nel collegare artisti di talento e promuovere il dialogo, ribadendo il rispetto della Russia per le tradizioni e i valori degli altri paesi.