Adriana Pannitteri, nota giornalista e narratrice, ha presentato un’ampia gamma di storie che spaziano dal cinema al giornalismo, dallo sport alla memoria. Durante l’episodio del 15 marzo 2025, il conduttore Alessandro Rossellini ha avuto il privilegio di incontrare la nipote di Teresa Gullace, figura centrale che ha ispirato il personaggio interpretato da Anna Magnani nel celebre film Roma città aperta, in occasione del suo ottantesimo anniversario. Questo incontro ha messo in luce l’importanza della memoria storica e delle figure che hanno segnato la nostra cultura.
Il racconto di Gaza
Il racconto si è poi spostato a Gaza, dove la fotografa Samar Abu Elouf ha condiviso la sua esperienza. Il suo potente scatto del piccolo Mahmoud, vittima di un attacco aereo israeliano, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento del World Press Photo. Questa immagine ha sollevato interrogativi profondi sulla condizione dei bambini in zone di conflitto e ha aperto un dibattito sulla responsabilità dei media nel rappresentare tali tragedie. In questo contesto, è stato dedicato un momento di commemorazione ai giornalisti caduti, tra cui Simone Camilli, il cui lavoro ha fatto luce su situazioni di grande difficoltà .
Le guerre non dichiarate
Lo sguardo si è poi allargato per esplorare le guerre non dichiarate. È stata ricordata la figura di Giancarlo Siani, giornalista assassinato dalla camorra nel 1985, il cui sacrificio ha evidenziato i rischi che i professionisti dell’informazione affrontano. Attraverso gli archivi dell’ex carcere dell’Asinara, sono state raccontate storie di mafie e terrorismo, offrendo una riflessione profonda sulle conseguenze di queste realtà . A Napoli, le famiglie che hanno subito la perdita di un figlio hanno scelto di ricordarli attraverso una partita di calcio, un gesto simbolico che unisce comunità e ricordi.
La passione e la determinazione
In un cambio di tono, la narrazione ha messo in luce Emma Mazzenga, una donna di 92 anni che continua a battere record nella corsa, dimostrando che la passione e la determinazione non hanno età . Parallelamente, le azzurre della nazionale, campionesse del mondo di volley, hanno mostrato il loro talento e la loro forza, rappresentando un esempio di eccellenza sportiva.
La cerimonia commemorativa per l’11 settembre
Il viaggio si è concluso a New York, dove sono state presentate immagini emozionanti della cerimonia commemorativa per l’11 settembre. La coreografa Jacquilyn Buglisi e Antonio Fini hanno curato uno spettacolo di danza per la scuola di Martha Graham, rendendo omaggio alle vittime e alla resilienza della città . La serata ha rappresentato un momento di riflessione e celebrazione, sottolineando l’importanza della memoria collettiva in un contesto di dolore e speranza.