Farmaci per il tumore al polmone mostrano efficacia anche nel tumore gastrico

Rosita Ponti

Settembre 22, 2025

Una delle terapie a bersaglio molecolare più promettenti nel campo dell’oncologia ha dimostrato di avere effetti positivi anche nel trattamento del tumore gastrico. Questa neoplasia colpisce oltre un milione di individui ogni anno a livello mondiale, generando circa 770.000 decessi. I farmaci anti-EGFR, progettati per inibire un recettore noto per favorire la crescita delle cellule tumorali, hanno mostrato risultati incoraggianti nel rallentare la progressione della malattia in specifici gruppi di pazienti. Questi ultimi rappresentano una percentuale compresa tra il 10 e il 15% del totale dei malati di tumore gastrico. La scoperta è frutto di un team di ricerca dell’IRCCS di Candiolo, situato in provincia di Torino, sotto la direzione di Silvia Giordano, responsabile del laboratorio di Biologia molecolare del cancro.

Il tumore gastrico e le sue sfide

Il tumore gastrico è riconosciuto come una delle principali cause di mortalità per cancro a livello globale. Secondo le parole di Cristina Migliore, a capo del progetto di ricerca, la diagnosi di questa malattia avviene spesso in stadi avanzati, limitando le opzioni terapeutiche disponibili. La continua ricerca scientifica è fondamentale per individuare trattamenti sempre più efficaci e mirati. Tra i bersagli molecolari di interesse, la proteina EGFR ha attirato l’attenzione dei ricercatori, poiché sono stati sviluppati diversi farmaci per contrastarla. Tuttavia, i risultati ottenuti fino a questo momento nel contesto del tumore gastrico erano stati generalmente deludenti.

Recentemente, un articolo pubblicato sulla rivista Cancer Research ha rivelato che il team di ricerca ha identificato un sottogruppo di pazienti i cui tumori producono elevate quantità di due molecole, AREG ed EREG, le quali attivano il recettore EGFR. In presenza di tali livelli elevati, i farmaci anti-EGFR hanno dimostrato di essere in grado di rallentare la crescita tumorale. Questi risultati sono stati ulteriormente convalidati attraverso uno studio clinico. In precedenza, lo stesso gruppo di ricerca aveva analizzato centinaia di campioni tumorali conservati nella biobanca dell’istituto, identificando un altro gruppo di tumori con un numero elevato di copie del gene EGFR, i quali rispondevano positivamente ai farmaci anti-EGFR.

Prospettive future e studi clinici

Le scoperte fatte dal team di Candiolo offrono nuove opportunità terapeutiche per circa il 10-15% dei pazienti affetti da carcinoma gastrico, che fino ad ora non avevano accesso a trattamenti efficaci. La selezione mirata dei pazienti permetterà di somministrare terapie più efficaci e meno tossiche, personalizzando ulteriormente il percorso di cura. I risultati ottenuti sono promettenti, ma come sottolineato da Silvia Giordano, il passo successivo prevede l’avvio di studi clinici specifici per convalidare queste evidenze e renderle accessibili ai pazienti.

La ricerca continua a rappresentare una speranza concreta nella lotta contro il tumore gastrico, un obiettivo che richiede impegno e innovazione costante nel campo oncologico.

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