Si è tenuto il 15 marzo 2025, presso la Sala Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, l’evento intitolato “Nel nome della Pace by Remind“. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di dialogo tra figure istituzionali, imprenditori e professionisti, con l’obiettivo di creare una piattaforma per affrontare un tema spesso trascurato: la pace. In un periodo caratterizzato da conflitti e divisioni sociali, l’incontro ha sottolineato l’importanza della pace come condizione essenziale per lo <strongsviluppo economico, sociale e culturale delle nazioni.
Interventi significativi per un messaggio comune
Durante l’incontro, ha preso la parola Antonella Sberna, Vicepresidente del Parlamento Europeo, la quale ha espresso gratitudine a Paolo Crisafi e all’associazione Remind per l’invito. Nel suo intervento, Sberna ha evidenziato come la pace sia spesso maltrattata e soggiogata da rancori storici e da un disordine globale persistente. Ha messo in evidenza le sfide attuali, tra cui conflitti che si sono globalizzati, crisi umanitarie che mettono a dura prova la solidarietà e minacce come il terrorismo e la disinformazione, che alimentano divisioni e paure. La Vicepresidente ha affermato che il dialogo rappresenta l’unica via per ripristinare un equilibrio necessario.
Il ruolo degli operatori sanitari nella costruzione della pace
Giuseppe Quintavalle, Direttore Generale della ASL Roma 1, ha condiviso un intervento dedicato a “La Cura come Fondamento di Pace”. Ha sottolineato come gli operatori sanitari, attraverso la loro missione di accoglienza e cura, siano dei veri e propri costruttori di pace. Quintavalle ha esortato a trasmettere questo valore alle nuove generazioni, evidenziando l’importanza di un servizio sanitario pubblico che salva quotidianamente vite. Ha messo in luce come la capacità di ascolto e comprensione delle sofferenze altrui rappresenti un pilastro fondamentale per la pace.
Un impegno collettivo per costruire un futuro migliore
Paolo Crisafi, Presidente di Remind, ha concluso i lavori sottolineando che la pace non è un obiettivo astratto, ma una pratica quotidiana che inizia con ognuno di noi. Ha affermato che è nelle relazioni quotidiane, nei gesti di rispetto e ascolto, che si pongono le basi per comunità più giuste e solidali. Crisafi ha richiamato l’importanza di un impegno condiviso tra istituzioni, imprese e cittadini per prevenire conflitti e promuovere lo sviluppo. Ha concluso il suo intervento affermando che praticare la pace significa scegliere il dialogo anziché lo scontro.
L’incontro “Nel nome della Pace by Remind” è dedicato a Mamma Adele, un simbolo di amore e dedizione, il cui esempio continua a ispirare chi crede in una comunità basata su rispetto, accoglienza e dialogo.