Salute: aperta una nuova struttura dedicata al supporto dei pazienti con Sla

Rosita Ponti

Settembre 22, 2025

Il 22 settembre 2025, a Carpenedolo, un comune in provincia di Brescia, è stato inaugurato un innovativo centro di degenza dedicato alle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Questa nuova struttura rappresenta un importante passo avanti per il sistema sanitario italiano, essendo il primo nucleo residenziale concepito per fornire assistenza a chi soffre di questa malattia, prima del rientro a casa.

Il centro è frutto di una sinergia tra la Regione Lombardia, l’ATS di Brescia e i Centri Clinici NeMO, realizzato con il supporto dell’AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. Situato all’interno della Fondazione Santa Maria del Castello, il centro offre un ambiente che combina assistenza clinica e un’atmosfera familiare, facilitando così la transizione tra il ricovero ospedaliero e il ritorno al proprio domicilio.

Struttura e servizi offerti

Il nuovo centro di degenza è stato progettato per rispondere alle esigenze specifiche delle persone con SLA, garantendo un elevato standard di comfort e assistenza. Gli spazi sono stati attentamente studiati per favorire l’autonomia dei pazienti, con stanze attrezzate e aree comuni che incentivano l’interazione sociale. La presenza di personale altamente qualificato assicura che ogni paziente riceva le cure necessarie, con un approccio personalizzato che tiene conto delle diverse fasi della malattia.

In aggiunta, il centro offre programmi di riabilitazione e supporto psicologico, elementi fondamentali per migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari. L’obiettivo principale è garantire una continuità assistenziale che segua il paziente in tutte le fasi della malattia, riducendo il disagio legato ai cambiamenti di ambiente e alle diverse forme di assistenza.

Impatto sulla sanità italiana

L’apertura di questo centro rappresenta un passo significativo per la sanità italiana, sottolineando l’importanza di strutture specializzate per malattie rare e complesse come la SLA. La Regione Lombardia, attraverso questo progetto, dimostra un impegno concreto nel migliorare i servizi sanitari e nel rispondere alle necessità di una popolazione sempre più vulnerabile.

La creazione di un ambiente che unisce competenza medica e calore umano è fondamentale per affrontare le sfide quotidiane che le persone affette da SLA e le loro famiglie devono affrontare. Questo nuovo centro non solo offre assistenza, ma si propone anche come punto di riferimento per la sensibilizzazione e la formazione su questa malattia, contribuendo a una maggiore consapevolezza sociale e a un miglioramento delle politiche sanitarie dedicate.

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