In Italia, nel 2025, il fenomeno dellobesità infantile continua a destare preoccupazione. Secondo i dati, un bambino su tre presenta un eccesso di peso, mentre uno su dieci soffre di obesità. A livello globale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unicef segnalano che il numero di bambini e adolescenti obesi ha ormai superato quello dei coetanei malnutriti. È importante chiarire che le cause dell’obesità non sono riconducibili semplicemente a pigrizia o golosità: si tratta di una malattia vera e propria, che può essere trattata con una diagnosi adeguata.
Convegno a Verona sulle malattie metaboliche infantili
Recentemente, a Verona, si è tenuto un convegno coordinato da Claudio Maffeis, direttore della Uoc Pediatria B e del Centro Regionale di Diabetologia pediatrica. Durante l’incontro, sono state analizzate le due principali malattie metaboliche che colpiscono la popolazione pediatrica: l’obesità e il diabete di tipo 1. Maffeis ha sottolineato l’importanza di affrontare queste problematiche con un approccio scientifico e multidisciplinare.
Cause e prevenzione dell’obesità
L’obesità nei bambini è causata da un’alterazione dei meccanismi di regolazione della fame e della sazietà. L’abbondanza di cibo disponibile e la sedentarietà sono fattori scatenanti significativi. La prevenzione dell’obesità può iniziare già durante la gravidanza e, per i casi più gravi, sono disponibili test genetici specifici. Tuttavia, una ricerca pubblicata sulla rivista The Lancet ha evidenziato che gli interventi preventivi rivolti esclusivamente ai genitori non sono sufficienti a garantire la prevenzione dell’obesità nei figli.
Trattamenti innovativi per l’obesità e il diabete
Per quanto riguarda il trattamento dell’obesità, esistono nuovi farmaci approvati per l’uso a partire dai 12 anni, che si sono dimostrati efficaci nella riduzione del peso e nel miglioramento dei fattori di rischio correlati. D’altra parte, il diabete di tipo 1, tipico dell’età pediatrica e con un’incidenza di un caso ogni 800 giovani, richiede la somministrazione di insulina più volte al giorno e un monitoraggio costante della glicemia. Recentemente, sono stati sviluppati test diagnostici che consentono di identificare il diabete di tipo 1 nei bambini prima della comparsa dei sintomi, attraverso un semplice esame del sangue. In caso di test positivo, sono disponibili terapie innovative con anticorpi monoclonali che rallentano la progressione della malattia, senza sostituire l’insulina ma migliorando il decorso della patologia nel lungo periodo.
Innovazioni nel monitoraggio della glicemia
Oggi, il controllo della glicemia è stato reso più semplice e meno invasivo grazie all’introduzione di dispositivi indossabili, che permettono un’iniezione continua di insulina regolata da un algoritmo basato sui valori glicemici rilevati da un sensore. Maffeis ha aggiunto che “l’obesità è una malattia neuroendocrina con predisposizione genetica, non semplicemente un problema legato allo stile di vita“, e ha chiarito che il diabete di tipo 1 nei bambini “non deve essere confuso con il diabete degli adulti. Può colpire chiunque, in particolare prima dei 20 anni, e non ha alcuna correlazione con il consumo di dolci, essendo una malattia autoimmune“.