AgenPress. Oggi, 15 gennaio 2025, gli aeroporti di Copenaghen e Oslo hanno ripreso le operazioni dopo una chiusura temporanea avvenuta il giorno precedente a causa della presenza di droni non identificati nei cieli sopra le rispettive città.
L’aeroporto di Copenaghen ha subito una sospensione delle attività per un totale di quattro ore, in seguito all’avvistamento di due o tre droni di grandi dimensioni che volavano a una distanza pericolosa dalle piste. Le autorità danesi hanno prontamente attivato misure di sicurezza per garantire la protezione dei voli e dei passeggeri. Parallelamente, l’aeroporto di Oslo ha affrontato una chiusura di tre ore, segnalata dalla polizia locale, a causa della presenza di due droni che hanno sollevato preoccupazioni simili.
Collaborazione tra le autorità danesi e norvegesi
Le autorità competenti di Danimarca e Norvegia stanno lavorando insieme per affrontare questo problema legato all’invasione di droni. È stato riferito che l’esercito e i servizi segreti sono stati mobilitati per indagare sull’accaduto e garantire la sicurezza nei cieli. Al momento, l’origine dei droni rimane ignota, creando un clima di incertezza sia tra i passeggeri che tra le forze dell’ordine.
Le dichiarazioni del presidente ucraino
In un contesto di tensioni geopolitiche, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha attribuito la responsabilità di queste violazioni alla Russia. Tuttavia, la polizia locale non ha confermato né smentito questa affermazione, mantenendo un atteggiamento cauto mentre le indagini sono in corso. Le autorità stanno cercando di raccogliere informazioni utili per identificare la provenienza dei droni e prevenire simili eventi in futuro.
Le chiusure degli aeroporti, sebbene temporanee, hanno sollevato interrogativi sulla sicurezza aerea e sull’adeguatezza delle misure di controllo in vigore. Con l’aumento dell’uso di droni in contesti civili e militari, le autorità sono chiamate a rafforzare le loro strategie per garantire la sicurezza degli spazi aerei.