Il 23 settembre 2025, la città di Napoli si prepara ad accogliere un evento di grande rilevanza nel settore della pediatria. Il Convegno Nazionale di Pediatria si terrà il 26 settembre presso l’Hotel Terminus, con la partecipazione di esperti e professionisti del settore, uniti per discutere l’importanza dell’arte nella cura dei bambini. Durante l’evento, la Fondazione I Figli degli Altri, guidata dalla psicologa e psicoterapeuta Rosetta Cappelluccio, sarà premiata per il suo costante impegno nella protezione dei minori.
Il riconoscimento della fondazione
La Fondazione I Figli degli Altri è attiva da anni nel supporto a bambini e adolescenti che si trovano in situazioni di difficoltà. La dottoressa Cappelluccio affronta diverse problematiche, tra cui l’abuso infantile, le fragilità emotive e la prevenzione di comportamenti violenti tra i giovani. La fondazione fornisce anche assistenza ai detenuti minorenni del carcere di Nisida, aiutandoli a gestire le emozioni e a contenere impulsi violenti. Questo approccio innovativo ha portato risultati significativi, tanto che due dei suoi pazienti, che hanno affrontato un percorso complesso dopo un tentativo di suicidio all’età di 11 anni, riceveranno un premio durante il convegno.
Il premio e il potere dell’arte
Il premio, offerto dalla società LT3 di Cernobbio, consiste in un anno di scuola di fumetti Comix, un’opportunità fondamentale per il percorso di crescita e recupero dei due giovani. La dottoressa Cappelluccio ha espresso la sua gratitudine verso LT3, evidenziando l’importanza di questo riconoscimento. La psicoterapeuta ha sottolineato come l’arte, sia tramite la musica che il disegno, possa svolgere un ruolo terapeutico di grande valore. Quest’anno, con i ragazzi del carcere minorile, sono state utilizzate matriosche colorate per stimolare emozioni e riflessioni, aiutando i giovani detenuti a riconoscere e affrontare sentimenti a lungo repressi.
Il valore dell’arte nella medicina
Il convegno non si limita a celebrare i successi della fondazione, ma si propone anche di esplorare il legame tra arte e medicina. Pietro Ferrara, presidente e responsabile scientifico del convegno, aprirà i lavori evidenziando come medicina e arte siano interconnesse fin dai tempi antichi. Le malattie, spesso rappresentate in opere artistiche, hanno sempre avuto un significato profondo e complesso. La dottoressa Cappelluccio concluderà il suo intervento affermando che ogni bambino in grado di trasformare la sofferenza in espressione artistica dimostra che la guarigione è possibile attraverso l’ascolto e l’accoglienza. L’arte diventa quindi un ponte tra il dolore e la vita, un mezzo per costruire fiducia e speranza.
L’evento di Napoli rappresenta un’importante opportunità per riflettere su come l’arte possa avere un impatto positivo sulla vita dei più giovani, contribuendo a restituire dignità e speranza a chi ha affrontato traumi e difficoltà.